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Conseguenze di una velocità di elaborazione ridotta

La velocità di elaborazione indica il tempo impiegato dal cervello a svolgere un determinato compito ed è collegata alla capacità di elaborare informazioni in modo veloce, automatico e inconscio.

La velocità di elaborazione è la capacità di svolgere attività cognitive ripetute in modo rapido e automatico, ad esempio test che richiedono decisioni semplici e immediate, come la gestione di dati in modo veloce e accurato.

I problemi di elaborazione non risultano sempre evidenti all’inizio del periodo di scolarizzazione ma lo diventano durante lo svolgimento di un’attività perché una velocità di elaborazione ridotta implica una minore capacità di svolgere un compito in modo automatico.

La velocità di elaborazione influisce sull’attenzione, sulla memoria, sui risultati scolastici, sulla capacità di svolgere attività gestionali e sulle abilità sociali e comportamentali.

I processi cognitivi diventano più rapidi durante l’infanzia e l’adolescenza.

I comportamenti che denotano un’adeguata velocità di elaborazione delle informazioni includono: a) elaborazione di informazioni ascoltate o lette in modo rapido, fluido e automatico, b) capacità di mantenere la concentrazione, c) comprensione ed esecuzione di istruzioni e spiegazioni, d) recupero delle informazioni immagazzinate nella memoria a lungo termine, e) capacità di completare un’attività nel tempo assegnato e f) partecipazione e comprensione delle interazioni sociali.

Quando le informazioni provenienti dal mondo esterno sono elaborate lentamente si sovrappongono agli stimoli dell’immediata consapevolezza di sé, sovraccaricando la memoria a breve termine. I compiti che richiedono processi lunghi e complessi possono diventare difficili e frustranti. Anche se lo studente possiede tutte le conoscenze e le competenze adeguate, può riscontrare difficoltà a completare le attività nei tempi assegnati.

I ricercatori non hanno ancora identificato gli aspetti della neurofisiologia collegati all’elaborazione delle informazioni. Tuttavia, la velocità di elaborazione può essere influenzata dal ritmo a cui le informazioni viaggiano attraverso i circuiti neuronali.

 

Per un intervento efficace, è necessario identificare la causa o le cause di una velocità di elaborazione ridotta:

  • Problemi legati alle abilità motorie (coordinazione visivo-motoria)
  • Problemi oculistici
  • Privazione di sonno
  • Alimentazione insufficiente o problemi specifici, come mancanza di ferro
  • Stress causato da scarsa stima di sé o da manie di perfezionismo
  • Distrazioni esterne, inclusi luci e rumori
  • Disattenzione costante o mancanza di concentrazione
  • Scarsa capacità di iniziare un’attività
  • Scarsa motivazione e incostanza nello svolgimento di un’attività
  • Capacità di ragionamento
  • Memoria di lavoro
  • Difficoltà di apprendimento (due terzi dei bambini con difficoltà di apprendimento hanno una velocità di elaborazione ridotta)
  • Problemi fisici, malattie (ipotiroidismo)
  • Uso di alcuni medicinali
  • Disturbo da deficit di attenzione / iperattività  (ADHD)
  • Disturbi dello spettro autistico (ASD)

Comprendere le cause di una ridotta velocità di elaborazione consente di sviluppare un programma di intervento mirato che permetta di utilizzare e adattare le strategie riabilitative più efficaci per i singoli casi.

Una velocità di elaborazione ridotta può inficiare gravemente le prestazioni dell’individuo, sia durante gli studi sia in età adulta. L’allievo si sente frustrato, perché sa come svolgere un compito ma non riesce a decidere quali passaggi compiere. Di conseguenza, può sviluppare una scarsa autostima, rischiando di ridurre il proprio impegno o di lasciare gli studi perché si sente inadeguato rispetto ai compagni.

Una velocità di elaborazione limitata può oscurare le abilità dei bambini più dotati e limitare lo sviluppo delle relazioni sociali (legami di amicizia).

Gli insegnanti devono assistere adeguatamente tali alunni riducendo il volume di lavoro e modificando i criteri di valutazione. Se tali modifiche non vengono realizzate e gli allievi non sono assistiti a casa e a scuola, possono esserci effetti negativi sullo sviluppo.

La capacità di elaborare informazioni è fondamentale in quasi tutte le attività di apprendimento, in particolare in quelle collegate a lettura, scrittura, calcolo e relazioni sociali. I bambini con velocità di elaborazione ridotta sono più lenti e meno spigliati dei coetanei durante:

  • confronto o analisi di informazioni visive come lettere, parole, numeri, simboli, sequenze o immagini allo scopo di trovare similitudini e differenze;
  • esecuzione di semplici calcoli aritmetici;
  • lettura e comprensione di parole o testi;
  • scrittura di parole o dettati;
  • copiatura dalla lavagna o da un testo;
  • rispetto di una sequenza;
  • inizio e fine del lavoro in classe;
  • inizio e fine di un’attività;
  • acquisizione di un’abitudine;
  • rapporti con gli altri;
  • svolgimento di verifiche;

 


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