★★★★★ 4.84 su 5 basato su 10732 recensioni

Scopri i nostri nuovi libri! Clicca qui

Diagnosi precoce autismo: segnali e interventi per un futuro migliore

Diagnosi precoce autismo: segnali e interventi per un futuro migliore

L'autismo è una condizione complessa che influenza la comunicazione, il comportamento e l'interazione sociale, ma la sua diagnosi precoce può fare la differenza. Negli ultimi anni, l'attenzione verso i segnali iniziali dell'autismo nei bambini è notevolmente cresciuta, grazie anche ai progressi tecnologici e un maggior supporto dei genitori e del sistema sanitario. Capire l'importanza di un intervento tempestivo è cruciale per migliorare la qualità della vita sia dei bambini colpiti che delle loro famiglie.

I segnali premonitori dell'autismo a volte possono essere difficili da individuare e diventano evidenti già nel primo anno di vita. Con strategie mirate di sorveglianza attiva nei primi due anni, è possibile riconoscere tali segnali e avviare un percorso che integri diverse discipline mediche e psicologiche. Un mix di screening accurati e strumenti diagnostici avanzati, come l'uso della tecnologia e telemedicina, semplifica un avvio precoce del trattamento.

Elementi Principali

  • Rilevazione tempestiva dei segnali: Individuare precocemente comportamenti e difficoltà tipiche dell'autismo, come la mancanza di contatto visivo o ritardi nella comunicazione, è fondamentale per avviare interventi efficaci.
  • Ruolo cruciale della famiglia e dei pediatri: Genitori e pediatri sono i primi osservatori dello sviluppo del bambino e svolgono un ruolo chiave nel riconoscere i segnali di rischio e nel promuovere la diagnosi precoce.
  • Intervento multidisciplinare e personalizzato: Un approccio integrato che coinvolge neuropsichiatri, psicologi, logopedisti e terapisti garantisce un trattamento mirato e adeguato alle esigenze specifiche di ogni bambino.

Introduzione ai disturbi dello spettro autistico

Diagnosi precoce autismo: segnali e interventi per un futuro migliore

I disturbi dello spettro autistico (ASD) rappresentano un insieme complesso e variegato di condizioni del neurosviluppo, caratterizzate principalmente da deficit persistenti nella comunicazione e nell’interazione sociale. All’interno dello spettro, la sindrome di Asperger è una delle forme più note: si tratta di una condizione in cui le persone presentano un’intelligenza nella norma o superiore, ma manifestano difficoltà nelle relazioni sociali e nella comprensione delle dinamiche interpersonali. La diagnosi di autismo, o Autism Spectrum Disorders, si basa sull’osservazione di segnali e comportamenti che possono variare notevolmente da un bambino all’altro, rendendo ogni caso unico.

La maggior parte delle diagnosi di disturbi dello spettro autistico avviene nei primi tre anni di vita, anche se alcuni segnali possono emergere già nei primi mesi. Riconoscere precocemente questi segnali è fondamentale per avviare un intervento tempestivo, che può fare la differenza nella qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie. Le condizioni che rientrano nello spettro autistico condividono alcune caratteristiche comuni, come la difficoltà nell’instaurare relazioni sociali, la presenza di interessi ristretti e comportamenti ripetitivi, ma la gravità e la manifestazione dei sintomi possono essere molto diverse da persona a persona.

L’importanza della diagnosi precoce risiede nella possibilità di intervenire rapidamente, offrendo ai bambini con ASD e alle loro famiglie un supporto mirato che favorisca lo sviluppo delle capacità comunicative, sociali e adattive. Un intervento tempestivo, infatti, può migliorare sensibilmente la prognosi e la qualità della vita, riducendo l’impatto dei deficit e promuovendo una maggiore autonomia nel corso della crescita.

Importanza della diagnosi precoce

La diagnosi precoce dei disturbi dello spettro autistico è essenziale per avviare interventi terapeutici tempestivi. Il valore degli interventi tempestivi e degli strumenti diagnostici risiede nella loro capacità di migliorare significativamente la prognosi e la qualità di vita dei bambini con autismo, offrendo benefici concreti e duraturi. Questi trattamenti possono migliorare sensibilmente la prognosi e la qualità di vita dei bambini coinvolti. Le tecniche di machine learning stanno potenziando la capacità di diagnosticare precocemente l’autismo, riducendo i ritardi legati ai metodi tradizionali come le interviste e le osservazioni comportamentali. Identificare i bambini a rischio durante la fase di maggiore plasticità cerebrale consente di ottimizzare l’efficacia degli interventi e garantire migliori esiti nel tempo.

Vantaggi dell'intervento tempestivo

L'intervento tempestivo, basato su una diagnosi precoce, riduce l'impatto dei disturbi dello spettro autistico sullo sviluppo del bambino. I pediatri hanno un ruolo cruciale nello screening per identificare segnali di rischio già intorno ai 18 mesi. Ciò facilita iniziative immediate che possono limitare e mitigare il quadro clinico del disturbo. Intervenire precocemente consente terapie più efficaci, che migliorano le competenze comunicative e sociali, adattando meglio i bambini al contesto circostante. Tale approccio previene ulteriori disagi familiari, offrendo soluzioni chiare ai genitori e supportando una crescita armoniosa.

Miglioramenti nella qualità della vita

La qualità della vita delle persone con autismo dipende molto dal supporto ricevuto dalla società e dalle istituzioni. Interventi psicosociali, raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, rafforzano le capacità comunicative e sociali. Adattamenti nell'ambiente fisico e sociale, come la riduzione del sovraccarico sensoriale, possono migliorare il benessere. Il coinvolgimento dei familiari, dopo adeguata formazione, si rivela cruciale per il successo dell'intervento terapeutico. Inoltre, intervenire durante i periodi di massima plasticità cerebrale grazie alla diagnosi precoce, ottimizza i risultati terapeutici, potenziando le abilità adattive e comunicative delle persone con autismo.

Segnali precoci dell'autismo

Riconoscere i segnali precoci dell'autismo è fondamentale per intervenire tempestivamente. Questi segnali possono includere l'assenza di comportamenti tipici delle tappe evolutive, come il sorriso sociale e la lallazione. Spesso, i bambini con autismo non rispondono quando vengono chiamati e mostrano una mancanza di interesse nelle interazioni sociali, come non salutare. La ricerca recente indica che le difficoltà nell'apprendimento statistico visivo nei primi mesi di vita potrebbero predire la condizione. L'uso di modelli di intelligenza artificiale promette di migliorare la capacità di individuare questi segnali nei bambini sotto i due anni. Inoltre, strumenti come la scala di valutazione M-CHAT, utilizzata dai pediatri, sono consigliati per rilevare precocemente i segni di rischio, permettendo interventi mirati.

Segnali nel primo anno di vita

La diagnosi precoce dell'autismo inizia spesso con il riconoscimento di segnali specifici già nel primo anno di vita. Questi segnali si manifestano come assenza di comportamenti evolutivi tipici, come il sorriso sociale e la lallazione. Riconoscere tempestivamente questi campanelli d'allarme consente di avviare interventi abilitativi e riabilitativi, essenziali per migliorare lo sviluppo del bambino. Nel primo anno, indicazioni di rischio per disturbi dell'interazione sociale e della comunicazione devono essere prontamente identificate. La diagnosi precoce non solo avvia un processo terapeutico, ma coinvolge anche le famiglie nel supporto del bambino. Educare i genitori alle competenze necessarie permette di creare un ambiente più favorevole per lo sviluppo del piccolo.

L'importanza della sorveglianza attiva nei primi due anni

Nel contesto dell'autismo, la sorveglianza attiva nei primi due anni di vita del bambino è cruciale. Studi indicano che i disturbi dello spettro autistico possono essere rilevati già a 14 mesi. Diagnosticare il disturbo prima dei tre anni è essenziale per avviare interventi tempestivi, che possono migliorare significativamente lo sviluppo del bambino.

Identificare precocemente anomalie del neurosviluppo permette di monitorare lo sviluppo e di inserire il bambino in programmi specifici. Questi programmi cercano di prevenire o limitare il consolidamento delle anomalie socio-comunicative. La crescita cerebrale nei primi 12-24 mesi è un indicatore utile, offrendo la possibilità di interventi anticipati. Tecniche moderne, come il machine learning, offrono nuove prospettive per una diagnosi più rapida e accurata.

I segnali di pericolo dell'autismo a 18 mesi, come la mancanza di contatto visivo e di interesse verso coetanei, richiedono una valutazione dettagliata. Una diagnosi tempestiva è fondamentale per individuare strategie di intervento adatte e supportare al meglio lo sviluppo del bambino e la sua famiglia.

Strumenti di screening e diagnosi

Diagnosi precoce autismo: segnali e interventi per un futuro migliore

La diagnosi precoce dell’autismo è fondamentale per migliorare le opportunità di sviluppo dei bambini. Gli strumenti di screening giocano un ruolo cruciale in questa fase. Tra questi, l’AQ-10 valuta vari aspetti come la comunicazione e l’interazione sociale per identificare la probabilità di autismo. Per una diagnosi più approfondita, vengono utilizzati strumenti come l’ADOS-2, l’ADI-R e il CARS-2, internazionalmente riconosciuti per la loro efficacia. Questi strumenti sono integrati in un protocollo diagnostico che combina l’esperienza di neuropsichiatri, psicologi e logopedisti. Inoltre, la risonanza magnetica ha mostrato potenziale per diagnosticare l’autismo prima dell’apparizione dei sintomi, offrendo un margine importante per interventi tempestivi. È essenziale che la diagnosi comprenda un approccio multidisciplinare per fornire supporto integrato ai bambini e alle loro famiglie, migliorando così il quadro clinico complessivo.

Una diagnosi precoce consente una presa in carico tempestiva e coordinata del bambino da parte delle strutture sanitarie, favorendo la pianificazione di interventi personalizzati e il coinvolgimento attivo della famiglia nel percorso riabilitativo.

Il ruolo del CHAT nei controlli pediatrici

Il CHAT, o Checklist for Autism in Toddlers, è un utile strumento nei controlli pediatrici per individuare precocemente segni di rischio di autismo. Solitamente, il CHAT si attua durante il controllo di salute a 18 mesi e coinvolge il pediatra in un test con 14 domande. Nove di queste richiedono risposte dai genitori, mentre cinque sono osservazioni dirette del pediatra. L'applicazione WIN4ASD facilita questo processo, analizzando le risposte rapidamente per fornire un'indicazione del livello di rischio: basso, medio o alto. Questo screening precoce è supportato dalle linee guida dell'Istituto superiore di sanità. Grazie alla telemedicina, i pediatri possono effettuare lo screening in modo facile e connettersi velocemente con servizi specialistici, migliorando la qualità del supporto offerto alle famiglie.

Tecnologie di supporto: machine learning e telemedicina

L'uso di tecnologie di supporto, come il machine learning e la telemedicina, sta rivoluzionando la diagnosi precoce dell'autismo. Studi internazionali suggeriscono che il machine learning può migliorare l'identificazione dei disturbi dello spettro autistico. Tradizionalmente, questa diagnosi richiede tempo attraverso interviste e osservazioni. Invece, la telemedicina punta a rendere il processo più rapido ed efficiente con piattaforme come WIN4ASD. Sviluppata in Lombardia, questa piattaforma semplifica le valutazioni diagnostiche, rendendole accessibili a pediatri e Agenzie di tutela della salute. Finanziata dal Ministero della Salute e sviluppata con il gruppo di Paola Colombo presso l'IRCCS E. Medea, WIN4ASD è un esempio chiaro di come la tecnologia possa integrare vari professionisti nel supporto alla famiglia.

Piattaforme di telemedicina: NIDA e WIN4ASD

Le piattaforme di telemedicina come NIDA e WIN4ASD giocano un ruolo chiave nella diagnosi precoce dell'autismo. WIN4ASD, parte del "Piano operativo regionale autismo" della Regione Lombardia, è accessibile a pediatri e Agenzie di tutela della salute. Sviluppata con il supporto del Ministero della Salute e guidata da Paola Colombo presso l'IRCCS E. Medea, questa piattaforma velocizza la valutazione diagnostica. D'altro canto, il Network Italiano per il Riconoscimento Precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico (NIDA) promuove la diagnosi tra pediatri e unità di neuropsichiatria infantile, mirando a rilevare segnali precoci nei bambini a rischio. Entrambe le piattaforme dimostrano come un'infrastruttura tecnologica adeguata possa facilitare la collaborazione tra diverse figure professionali, migliorando il sostegno offerto ai genitori di bambini con diagnosi di autismo.

Valutazione diagnostica completa

La valutazione diagnostica completa dei disturbi dello spettro autistico è un processo articolato che richiede la collaborazione di diversi specialisti, tra cui pediatri, neuropsichiatri infantili, psicologi e logopedisti. Questo approccio multidisciplinare è fondamentale per garantire una diagnosi accurata e per individuare le strategie di intervento più adatte alle esigenze di ogni bambino.

Il percorso diagnostico inizia spesso con l’osservazione di segnali di allarme da parte dei genitori o dei pediatri, come difficoltà nella comunicazione, nell’interazione sociale o la presenza di comportamenti ripetitivi. Strumenti di screening come il M-CHAT vengono utilizzati per identificare precocemente i bambini a rischio di disturbo dello spettro autistico. Se emergono elementi di sospetto, si procede con una valutazione più approfondita che può includere test specifici per la comunicazione e l’interazione, oltre a esami medici come lo screening dell’udito e della vista, e, in alcuni casi, test genetici per escludere altre condizioni con sintomi simili.

Durante la valutazione, è essenziale che i genitori collaborino attivamente con i professionisti, fornendo informazioni dettagliate sullo sviluppo e sul comportamento del bambino. Questo processo consente di raccogliere dati fondamentali per una diagnosi precisa e per la definizione di un piano di intervento personalizzato. La diagnosi precoce e l’avvio tempestivo di trattamenti mirati possono ridurre il rischio di inabilità, migliorare le capacità di comunicazione e interazione sociale e favorire una migliore qualità della vita per il bambino e la sua famiglia. Un percorso diagnostico ben strutturato rappresenta quindi la base per un intervento efficace e per il raggiungimento del massimo potenziale di ogni bambino con disturbo dello spettro autistico.

Interventi terapeutici

La diagnosi precoce dell'autismo è cruciale per la riuscita degli interventi terapeutici. Quando i trattamenti iniziano in età precoce, il cervello del bambino si trova ancora in una fase di massimo sviluppo e plasticità. Questo permette di raggiungere risultati migliori. Gli interventi terapeutici sono essenziali per migliorare le capacità comunicative e sociali dei bambini, incidendo positivamente sulla loro qualità di vita nel lungo termine. L'accesso tempestivo alle terapie, già a partire dai 2 o 3 anni, può potenziare significativamente le abilità linguistiche e comportamentali. Iniziare le terapie presto consente ai bambini di sviluppare le capacità adattive necessarie per una migliore integrazione sociale.

Il ruolo del TNPEE

Il TNPEE, o Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, ha un ruolo fondamentale nell'ambito della riabilitazione dei bambini con disturbo dello spettro autistico. Questo professionista si occupa della valutazione e dell'implementazione di piani terapeutici specifici. L'approccio del TNPEE si concentra nel migliorare le abilità sociali, linguistiche e comunicative dei bambini. La diagnosi precoce consente di avviare terapie riabilitative sotto la supervisione del TNPEE già dai 2 o 3 anni, offrendo una finestra ideale per l'intervento. La cooperazione tra TNPEE, pediatri e altri professionisti è vitale per una diagnosi tempestiva e un trattamento efficace. Strutture specializzate come il centro «Riapri il mondo» offrono interventi personalizzati, sfruttando la competenza del TNPEE per garantire risultati ottimali.

Metodo ABA nel trattamento dell'autismo

Il metodo ABA, o analisi comportamentale applicata, è un approccio centrale nel trattamento dell'autismo. Si focalizza sulla modifica dei comportamenti attraverso tecniche strutturate e principi di rinforzo. Questo metodo è particolarmente efficace se applicato precocemente, portando a miglioramenti significativi delle capacità del bambino. L'intervento con ABA non punta alla guarigione dell'autismo, ma piuttosto all'ottimizzazione del funzionamento intellettivo e adattivo. La diagnosi precoce risulta quindi fondamentale per l'efficacia della terapia ABA. Un intervento intensivo e precoce aumenta le possibilità di avvicinare il livello di abilità del bambino a quello tipico dello sviluppo. L'obiettivo è potenziare lo sviluppo delle capacità cognitive e comportamentali, offrendo un'opportunità di crescita ottimale ai bambini con autismo.

Approccio multidisciplinare

Diagnosi precoce autismo: segnali e interventi per un futuro migliore

La diagnosi precoce dell’autismo si affida a un approccio multidisciplinare. Questo tipo di approccio favorisce una presa tempestiva e integrata del bambino con autismo, grazie alla collaborazione tra diverse figure professionali che si occupano della presa in carico globale del caso. Questo metodo include esperti di varie discipline che collaborano per valutare il bambino da diverse prospettive. La diagnosi si basa su criteri comportamentali ben definiti, poiché non ci sono esami di laboratorio che possano confermare l’autismo. Strumenti come ADOS-2, ADI-R e CARS-2 aiutano a standardizzare il processo diagnostico. Un team multidisciplinare non solo facilita la diagnosi, ma si concentra anche sull’intervento riabilitativo e terapeutico. Questo supporto integrato mira a migliorare il funzionamento cognitivo e la qualità di vita dei bambini coinvolti. È cruciale anche per i genitori di bambini con autismo, che spesso affrontano un momento emotivo complesso. Ricevere una diagnosi precoce permette di avviare trattamenti specifici, migliorando i risultati scolastici e riducendo i comportamenti ripetitivi.

Benefici dell'integrazione delle scoperte scientifiche

L'integrazione delle scoperte scientifiche offre nuovi strumenti per affrontare l'autismo. L'apprendimento automatico, ad esempio, ha permesso la creazione di modelli capaci di identificare l'autismo in base a dati semplici. Questi modelli hanno raggiunto una precisione dell'80%, dimostrando che un uso sapiente delle scoperte scientifiche può essere rivoluzionario. Inoltre, studi di imaging cerebrale, tra cui la risonanza magnetica, possono rilevare segni di autismo entro il primo anno di vita. Ciò permette di avviare interventi precoci, cruciali durante i periodi critici di sviluppo cerebrale.

Piattaforme di telemedicina, come WIN4ASD, sono un altro frutto dell'integrazione tecnologica. Offrono un modo rapido per migliorare diagnosi e accesso ai servizi terapeutici. Infine, la ricerca genetica sull'autismo apre nuove strade per interventi personalizzati. Questi progressi scientifici promettono di ridurre i costi sanitari a lungo termine, ottimizzando il supporto alle famiglie e migliorando complessivamente la qualità della vita dei bambini con disturbi del neuro-sviluppo.

Utilizzo della risonanza magnetica nell'intervento precoce

La risonanza magnetica (RM) gioca un ruolo fondamentale nella diagnosi precoce dell'autismo. Attraverso questo strumento, è possibile rilevare l'autismo prima che i sintomi si manifestino chiaramente. Identificare un aumento anomalo del volume cerebrale nel primo anno di vita è un indicatore precoce del rischio di autismo. Uno studio pubblicato su Nature ha dimostrato come l'analisi delle immagini di oltre 100 bambini permetta di prevedere una diagnosi di autismo entro il primo anno.

Questa scoperta offre vantaggi significativi per l'intervento tempestivo. Iniziare le terapie durante un periodo di elevata plasticità cerebrale può migliorare notevolmente l'efficacia del trattamento. In tal modo, intervenire precocemente può aiutare a gestire meglio il quadro clinico del disturbo. Diagnosticare l'autismo con la risonanza magnetica apre la strada a interventi che possono mitigare la piena espressione del disturbo, offrendo nuove speranze per un'evoluzione positiva del bambino con autismo.

Conclusione: un futuro migliore grazie all'intervento precoce

La diagnosi precoce di autismo è essenziale per migliorare la qualità della vita delle persone con disturbo dello spettro autistico. Intervenire tempestivamente riduce l’impatto del disturbo sullo sviluppo.

Negli Stati Uniti, la prevalenza dell'autismo è cresciuta significativamente negli ultimi anni, con dati epidemiologici che evidenziano tassi più elevati rispetto all'Italia; questo ha portato a strategie di diagnosi precoce e intervento sistematico particolarmente avanzate, sottolineando l'importanza di un approccio tempestivo.

FAQ

Cos'è la diagnosi precoce dell'autismo?

La diagnosi precoce dell'autismo consiste nell'identificare i segnali e i sintomi del disturbo dello spettro autistico (ASD) nei bambini il prima possibile, spesso già entro i primi due anni di vita. Questo permette di avviare tempestivamente interventi terapeutici mirati, migliorando le capacità comunicative, sociali e adattive del bambino.

Quali sono i segnali precoci di autismo da osservare?

I segnali precoci possono includere la mancanza di contatto visivo, assenza del sorriso sociale, ritardo nella lallazione, difficoltà nell'interazione sociale, comportamenti ripetitivi e scarso interesse verso i coetanei. Questi segnali possono manifestarsi già nel primo anno di vita e devono essere monitorati attentamente.

Come si effettua lo screening per l'autismo?

Lo screening viene solitamente effettuato dal pediatra utilizzando strumenti come la M-CHAT, un questionario rivolto ai genitori per valutare il rischio di autismo tra i 12 e i 18 mesi di età. In caso di sospetto, si procede con valutazioni più approfondite da parte di specialisti.

Qual è l'importanza della sorveglianza attiva nei primi due anni?

La sorveglianza attiva consente di monitorare lo sviluppo del bambino e di individuare precocemente eventuali anomalie. Intervenire entro i primi due anni, periodo di massima plasticità cerebrale, aumenta le possibilità di successo degli interventi terapeutici.

Quali professionisti sono coinvolti nella diagnosi e nel trattamento?

La diagnosi e il trattamento dell'autismo richiedono un approccio multidisciplinare che coinvolge pediatri, neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti e terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva (TNPEE). La collaborazione tra queste figure è fondamentale per un percorso efficace.

Cosa prevede un intervento terapeutico precoce?

Gli interventi precoci includono terapie comportamentali come il metodo ABA, interventi educativi, logopedia e supporto psicomotorio. L'obiettivo è migliorare le capacità comunicative, sociali e adattive del bambino, favorendo la sua autonomia e integrazione sociale.

La diagnosi precoce garantisce la guarigione dall'autismo?

La diagnosi precoce non significa guarigione, ma permette di avviare interventi che migliorano significativamente la qualità della vita e le abilità del bambino. L'autismo è una condizione complessa e permanente, ma un intervento tempestivo può ridurre l'impatto dei sintomi.

Qual è il ruolo della famiglia nel percorso di diagnosi e trattamento?

La famiglia è un elemento centrale nel percorso di diagnosi e trattamento. I genitori sono spesso i primi a notare segnali di rischio e, con il supporto degli specialisti, possono partecipare attivamente alle terapie, creando un ambiente favorevole allo sviluppo del bambino.

Dove posso rivolgermi per una valutazione diagnostica?

È possibile rivolgersi al pediatra di fiducia, che può indirizzare a strutture specializzate come centri di neuropsichiatria infantile o servizi dedicati all'età evolutiva. È importante che la struttura offra un approccio multidisciplinare e personalizzato.

Quali tecnologie supportano la diagnosi precoce?

Tecnologie come la risonanza magnetica, il machine learning e piattaforme di telemedicina (ad esempio WIN4ASD) stanno migliorando la rapidità e l'accuratezza della diagnosi precoce, facilitando il lavoro dei professionisti e l'accesso alle cure per le famiglie.

Contenuto originale del team di redazione di Upbility. È vietata la riproduzione di questo articolo, in tutto o in parte, senza indicare il nome dell'editore.

Riferimenti

  1. Istituto Superiore di Sanità. Linee guida per la diagnosi e il trattamento dei disturbi dello spettro autistico. Disponibile su: https://www.iss.it/autismo

  2. American Psychiatric Association. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5th Edition (DSM-5). Washington, DC: APA; 2013.

  3. Robins DL, Fein D, Barton ML, Green JA. The Modified Checklist for Autism in Toddlers (M-CHAT): An Initial Study Investigating the Early Detection of Autism and Pervasive Developmental Disorders. J Autism Dev Disord. 2001;31(2):131-144.

  4. Zwaigenbaum L, Bauman ML, Choueiri R, et al. Early Screening of Autism Spectrum Disorder: Recommendations for Practice and Research. Pediatrics. 2015;136(Supplement 1):S41-S59.

  5. Lord C, Rutter M, DiLavore PC, Risi S. Autism Diagnostic Observation Schedule (ADOS). Los Angeles, CA: Western Psychological Services; 1999.

  6. Daniels AM, Mandell DS. Explaining Differences in Age at Autism Spectrum Disorder Diagnosis: A Critical Review. Autism. 2014;18(5):583-597.

Lascia un commento

Nota bene: i commenti devono essere approvati prima della pubblicazione.