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Guida completa allo sviluppo neuropsicomotorio nei primi anni di vita

Guida completa allo sviluppo neuropsicomotorio nei primi anni di vita

Nel complesso viaggio della crescita, i primi anni di vita rappresentano una sinfonia di trasformazioni sorprendenti e cruciali. Lo sviluppo neuropsicomotorio costituisce il tessuto connettivo che intreccia il progresso fisico, cognitivo e sociale, governando la spettacolare danza di abilità che ciascun bambino manifesta nei suoi primi trentasei mesi. Una comprensione approfondita delle tappe critiche e delle sfide può equipaggiare con efficacia i genitori e gli educatori per sostenere adeguatamente questo processo.

Elementi Principali

  • Maturazione del Sistema Nervoso Centrale: È la base biologica che permette l’acquisizione progressiva di abilità motorie, cognitive e relazionali nel bambino.
  • Interazione con l’Ambiente: Il bambino apprende e sviluppa competenze attraverso la continua interazione con l’ambiente circostante e gli stimoli sensoriali.
  • Ruolo della Relazione: Il supporto e l’incoraggiamento da parte dei genitori e degli educatori sono fondamentali per favorire un percorso di crescita armonioso e sereno.

Importanza dello sviluppo neuropsicomotorio nei primi anni

Guida completa allo sviluppo neuropsicomotorio nei primi anni di vita

Lo sviluppo neuropsicomotorio nei primi anni di vita è fondamentale poiché attraverso il movimento il bambino esplora l’ambiente e manifesta il proprio benessere. La psicomotricità permette ai bambini di integrare armoniosamente corpo, emozioni e aspetti cognitivi grazie al gioco e al movimento. La maturazione del cervello svolge un ruolo centrale in questo processo, influenzando lo sviluppo delle funzioni motorie, cognitive ed emotive.

Durante questa fase cruciale, vengono sviluppate abilità motorie, cognitive, relazionali ed emotive, guidate dalla maturazione del Sistema Nervoso Centrale. Le finalità dello sviluppo neuropsicomotorio comprendono il raggiungimento dell’autonomia, la formazione dell’autostima e la promozione di un atteggiamento positivo verso l’apprendimento.

Tappe fondamentali dello sviluppo

Queste tappe fondamentali dello sviluppo possono essere considerate come veri e propri stadi evolutivi, ognuno dei quali rappresenta un momento cruciale nell'acquisizione di competenze specifiche.

  • 0-3 mesi: Sviluppo della visione centrale e coordinazione di base
  • 4-6 mesi: Miglioramento della motricità fine e postura supina
  • 7-12 mesi: Incremento della coordinazione motoria e abilità visive
  • 13-24 mesi: Prime espressioni del volto e sviluppo del linguaggio parlato

Questi periodi rappresentano momenti chiave nello sviluppo neuropsicomotorio del bambino, in cui si consolidano abilità fondamentali per la crescita armoniosa.

Il monitoraggio è essenziale. In caso di dubbi, si consiglia un colloquio con uno specialista dell’età evolutiva, poiché un’attenta osservazione può impedire o mitigare eventuali disturbi dello sviluppo e proporre interventi mirati al miglioramento del benessere del bambino.

Fasi critiche dello sviluppo dalla nascita ai 36 mesi

Guida completa allo sviluppo neuropsicomotorio nei primi anni di vita

Le fasi critiche dello sviluppo neuropsicomotorio nei primi 36 mesi sono fondamentali per la crescita armoniosa del bambino.

Nei primi 0-2 mesi, il bambino inizia a sviluppare abilità visive, sollevando la testa in posizione prona e seguendo i volti con lo sguardo. In questa fase, le prime esperienze del bambino sono fortemente influenzate dalle sensazioni che prova nei primi mesi di vita, che guidano le sue risposte motorie e l'organizzazione dei movimenti. Tra i 3-6 mesi, avviene la transizione verso il rotolamento e la seduta autonoma, mentre si introdurranno gradualmente cibi solidi.

Durante i 6-9 mesi, il bambino continua a progredire motoricamente: può stare in piedi brevemente e utilizzare abilmente il pollice e l’indice per manipolare piccoli oggetti. Tra i 9 e i 18 mesi, l’esplorazione diventa più attiva con il passaggio dal semplice strisciare al gattonamento, fondamentale per la scoperta dell’ambiente circostante.

Ecco un riassunto strutturato delle tappe di acquisizione delle competenze nelle diverse fasi:

Età

Abilità chiave

0-2 mesi

Sollevamento capo, sviluppo abilità visive

3-6 mesi

Rotolamento, seduta autonoma

6-9 mesi

Posizione eretta temporanea, prensione oggetti

9-18 mesi

Gattonamento, manipolazione oggetti

Queste fasi critiche sono essenziali per un corretto sviluppo motorio e cognitivo.

Il ruolo attivo del bambino nello sviluppo neuropsicomotorio

Il bambino è il vero protagonista del proprio sviluppo neuropsicomotorio. Attraverso la sua naturale curiosità e la voglia di esplorare, il bambino interagisce costantemente con l’ambiente che lo circonda, ricevendo stimoli sensoriali che alimentano la crescita delle sue abilità e competenze. Ogni nuova esperienza, ogni gioco e ogni attività motoria rappresentano occasioni preziose per affinare capacità come la coordinazione, la percezione e la relazione con gli altri. I genitori, insieme agli operatori sanitari, svolgono un ruolo fondamentale nel creare un ambiente ricco di stimoli e opportunità, favorendo così l’acquisizione di nuove abilità. La relazione tra adulto e bambino, basata su ascolto, incoraggiamento e feedback, è il motore che sostiene il processo di crescita, permettendo al bambino di sperimentare, apprendere e rafforzare la propria autonomia. In questo modo, il percorso di sviluppo diventa un viaggio condiviso, in cui il bambino, sostenuto e guidato, può esprimere appieno il proprio potenziale.

Dettagli delle tappe dello sviluppo per fasce d'età

Lo sviluppo neuropsicomotorio nei bambini è un processo complesso e affascinante che si articola in diverse tappe. Questo sviluppo avviene attraverso differenti modalità operative e valutative, che permettono di osservare e misurare i progressi in modo specifico per ogni fase. Ogni fase di crescita comporta l’acquisizione di nuove competenze cognitive, relazionali, motorie e posturali. Inoltre, il senso e le informazioni sensoriali giocano un ruolo fondamentale nell’integrazione delle competenze, favorendo il corretto funzionamento dei sistemi percettivi e motori. Questo progresso è guidato dalla maturazione progressiva del Sistema Nervoso Centrale e segue una sequenza universale. Conoscere queste tappe è fondamentale per individuare precocemente eventuali anomalie dello sviluppo, permettendo di intervenire tempestivamente. Lo sviluppo psicomotorio inizia fin dalla nascita e prosegue rapidamente nei primi anni, fornendo indizi importanti sul progresso evolutivo del bambino.

Da 0 a 2 mesi: primi riflessi e reazioni

Nei primi due mesi di vita, i neonati mostrano una serie di riflessi innati che sono fondamentali per la loro sopravvivenza e sviluppo iniziale. Il riflesso di suzione è cruciale per l’alimentazione, attivandosi quando il tetto della bocca del neonato viene stimolato. Un altro riflesso importante è quello di Moro, che si manifesta come una risposta a suoni forti e scompare generalmente entro i primi quattro mesi. Durante questa fase, i neonati iniziano anche a manifestare il riflesso della presa, stringendo le dita quando il palmo della loro mano viene toccato. Questi riflessi, insieme a un iniziale controllo delle posizioni, rappresentano le prime basi del loro controllo corporeo.

In risposta agli stimoli e alle emozioni, lo stato interno del neonato può modificarsi, rendendo osservabili e misurabili le sue reazioni fisiologiche ed emotive.

Inoltre, il sonno svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo neuropsicomotorio nei primi mesi di vita, influenzando la crescita e il benessere generale del neonato.

Da 3 a 6 mesi: coordinazione e controllo del corpo

Tra i tre e i sei mesi, i bambini iniziano a migliorare la loro coordinazione e il controllo del corpo. A tre mesi, molti neonati possono sollevare la testa e il petto quando sono a pancia in giù, dimostrando un maggiore controllo del collo. Contestualmente, il riflesso della presa palmare inizia a indebolirsi, mentre il bambino inizia ad afferrare e manipolare oggetti in modo più intenzionale, favorendo così lo sviluppo delle capacità sensoriali e motorie. I progressi nella coordinazione motoria sono evidenti anche con la scomparsa del riflesso di Moro entro il quarto mese. L’abilità di ruotare sul fianco, che emerge entro i quattro mesi e due settimane, segna un ulteriore avanzamento nello sviluppo psicomotorio. Questi progressi motori rappresentano anche le prime manifestazioni di intelligenza, poiché il bambino inizia a collegare le proprie azioni agli effetti che producono sull’ambiente circostante.

Da 7 a 12 mesi: inizio della mobilità autonoma

L'età compresa fra 7 e 12 mesi segna l'inizio della mobilità autonoma nei bambini. In questo periodo, i piccoli iniziano a muoversi in modo più indipendente, adottando tecniche di movimento come lo strisciamento, il gattonamento e lo spostamento sul sedere. La capacità di passare autonomamente dalla posizione seduta a quella di movimento rappresenta un importante passo avanti nello sviluppo motorio. Con la liberazione delle mani dal compito di supporto, i bambini acquisiscono maggiore autonomia nella manipolazione e nella motricità fine. L'esplorazione dell'ambiente circostante diventa più intensa, stimolando l'interazione con oggetti e superfici, e favorendo la crescita della coordinazione occhio-mano.

Da 13 a 24 mesi: consolidamento delle abilità motorie

Tra i 13 e i 24 mesi, i bambini consolidano le abilità motorie sviluppate nei mesi precedenti. Intorno ai 13 mesi, molti iniziano a fare i primi passi autonomamente, mentre a 18 mesi camminano con maggiore sicurezza, mostrando un crescente equilibrio e stabilità. Durante questa fase, continua lo sviluppo delle abilità motorie fini, quali l’afferrare e manipolare piccoli oggetti. In parallelo allo sviluppo del linguaggio, l’acquisizione delle prime parole rappresenta una tappa fondamentale: i bambini iniziano a riconoscere e usare parole per esprimere bisogni, emozioni e per comprendere meglio il mondo che li circonda. I bambini di questa età migliorano la coordinazione oculo-manuale, utile per attività di disegno e costruzioni, segnando un’evoluzione significativa nell’uso funzionale delle mani.

Da 25 a 36 mesi: perfezionamento e complessità

I bambini tra i 25 e i 36 mesi iniziano a perfezionare le abilità motorie acquisite, migliorando ulteriormente la coordinazione e l’equilibrio. In questo periodo, anche lo sviluppo del linguaggio diventa più complesso, permettendo ai bambini di formare frasi più elaborate. La comunicazione, sia verbale che non verbale, assume un ruolo centrale nelle interazioni sociali, facilitando la comprensione reciproca e la partecipazione attiva nei contesti di gioco e apprendimento.

Parallelamente, progrediscono le capacità cognitive, con una maggiore attenzione alle sequenze logiche e una comprensione più approfondita degli eventi. In ambito sociale, aumentano le interazioni e la collaborazione con i coetanei, e si consolida la capacità di riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri, favorendo una crescita dell’empatia e delle relazioni sociali. Il progresso in questa fase coinvolge tutte le sfere dello sviluppo: affettiva, relazionale e cognitiva.

Evoluzione della coordinazione oculo-manuale e della prensione

Nei primi mesi di vita, il bambino scopre il piacere di portare le mani alla bocca, un gesto che offre autoconsolazione. Man mano che le settimane passano, grazie allo sviluppo della vista, il bambino impara ad afferrare oggetti lungo la linea mediana del corpo.

La manipolazione diviene sempre più precisa, permettendo di afferrare piccoli oggetti, persino quando spostati verso un emicorpo. Questo processo è fondamentale per lo sviluppo delle abilità motorie e della percezione spaziale.

Ecco un riepilogo delle fasi dello sviluppo:

  • 0-3 mesi: Riconoscimento delle mani e autoconsolazione.
  • 4-6 mesi: Inizio dell’afferramento di oggetti con movimenti più mirati.
  • 7-9 mesi: Miglioramento della precisione nella prensione.

Lo scopo delle attività di manipolazione è favorire il corretto sviluppo neuropsicomotorio, stimolando abilità essenziali per la crescita globale del bambino.

I giochi di manipolazione, come i blocchi da costruzione, supportano la crescita della coordinazione oculo-manuale. Progressi in questo ambito portano all’acquisizione della capacità di manipolare oggetti sempre più piccoli e complessi, essenziale per lo sviluppo psicomotorio del bambino.

Tutti i bambini, anche se con tempi diversi, attraversano queste tappe fondamentali dello sviluppo.

Possibili difficoltà e ritardi nello sviluppo

Guida completa allo sviluppo neuropsicomotorio nei primi anni di vita

Il processo di sviluppo neuropsicomotorio nei bambini è un percorso complesso che coinvolge diverse competenze, tra cui quelle motorie, cognitive, comunicative e relazionali. Tuttavia, possono emergere difficoltà o ritardi nello sviluppo, che si manifestano attraverso comportamenti osservabili come un rallentamento armonico nell’acquisizione delle funzioni adattive. Questi ritardi possono riguardare competenze grosso-motorie, come camminare o saltare, e fine-motorie, come la manipolazione di oggetti piccoli. Anche le capacità cognitive e sociali possono essere influenzate, rendendo difficile per il bambino comunicare o interagire con gli altri in maniera appropriata. È fondamentale monitorare attentamente lo sviluppo di ogni bambino, ponendo particolare attenzione all’osservazione dei comportamenti, poiché variazioni significative rispetto alle tappe di crescita attese possono richiedere l’intervento di esperti. Tra le cause dei ritardi psicomotori rientrano il ritardo mentale, le sindromi malformative genetiche e le malattie neuromuscolari.

Il risultato delle valutazioni dei comportamenti e delle competenze del bambino permette di definire strategie di intervento mirate e personalizzate.

Identificazione e trattamento dei disturbi

Per affrontare i ritardi dello sviluppo neuropsicomotorio, è essenziale un’identificazione tempestiva e accurata. Questi disturbi si manifestano principalmente nei primi anni di vita con difficoltà nel raggiungere acquisizioni tipiche, includendo abilità motorie, cognitive e sociali. La valutazione delle competenze del bambino richiede una comprensione approfondita del funzionamento del sistema cognitivo, neuro-muscolare e relazionale. In questo contesto, è fondamentale adottare un metodo strutturato e replicabile per garantire l’efficacia della valutazione e dei successivi interventi.

Una volta diagnosticato il disturbo, il trattamento deve essere globale, multidisciplinare e orientato a obiettivi chiari e misurabili, così da favorire il progresso del bambino in modo concreto. È importante coinvolgere la famiglia nel percorso terapeutico per offrire supporto emotivo e mantenere un equilibrio quotidiano. Interventi come la “neuro e psicomotricità” sono mirati a migliorare le competenze del bambino attraverso attività specifiche. Strategie ludiche devono essere incorporate per agevolare l’apprendimento in modo naturale ed efficace, stimolando così uno sviluppo psicomotorio armonico.

Importanza della diagnosi precoce

La diagnosi precoce è cruciale per individuare eventuali anomalie nelle acquisizioni tipiche dello sviluppo neuropsicomotorio nei primi anni di vita. Riconoscere tempestivamente i segnali di allarme consente di intervenire rapidamente per mitigare o correggere le difficoltà. L’osservazione dettagliata dei percorsi di crescita individuali è fondamentale per identificare e trattare le problematiche evolutive. Il coinvolgimento della famiglia è essenziale per un approccio personalizzato e centrato sul bambino, che favorisca un’interazione continua e consapevole durante il processo di abilitazione e riabilitazione. È inoltre importante garantire l’accesso ai servizi di supporto, come quelli sociali e assistenziali, per affrontare in modo efficace le difficoltà di sviluppo e rispondere alle esigenze specifiche di ogni bambino e della sua famiglia. Una diagnosi tempestiva permette di sviluppare un progetto abilitativo o riabilitativo adeguato, che si basi sui principi della cure incentrata sulla famiglia, promuovendo un ambiente di supporto che faciliti il progresso del bambino in ogni fase del suo sviluppo.

Ruolo delle strategie ludiche nel supporto allo sviluppo

Il gioco rappresenta uno strumento fondamentale per lo sviluppo delle abilità cognitive nei bambini. Attraverso attività ludiche, i piccoli imparano a concentrarsi, a migliorare la memoria e a risolvere problemi in maniera creativa. Giocare aiuta i bambini a gestire emozioni, sviluppando competenze sociali essenziali per interagire con i coetanei. Inoltre, i giochi di movimento, come correre e saltare, stimolano la forza fisica e la coordinazione motoria, mentre i giochi di equilibrio contribuiscono a una maggiore consapevolezza corporea. Gli strumenti ludico-didattici, spesso non disponibili a casa, sono preziosi per migliorare l'apprendimento motorio e sensoriale, soprattutto quando utilizzati assieme ai genitori. Queste attività non solo supportano uno sviluppo psicomotorio armonico, ma promuovono anche una relazione positiva e attiva tra il bambino e l'adulto, essenziale per una crescita sana e bilanciata.

Ruolo cruciale dei genitori nell'educazione psicomotoria

I genitori svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo psicomotorio dei bambini, influenzando positivamente le tappe fondamentali della loro crescita. È essenziale che rispettino i ritmi individuali di ciascun bambino, fornendo un ambiente stimolante e sicuro.

Aspetti essenziali del supporto genitoriale:

  • Incoraggiamento e guida: Gli adulti possono nutrire l’autostima del bambino, riconoscendo e celebrando ogni piccolo progresso.
  • Ambiente stimolante: Proporre esperienze arricchenti contribuisce allo sviluppo delle abilità motorie, cognitive, socio-emotive e del linguaggio.
  • Relazioni positive: Un legame soddisfacente con gli adulti è fondamentale per un sano sviluppo psicoemotivo.
  • Insediamento di limiti: Stabilire regole aiuta il bambino a comprendere i confini e migliora l’apprendimento del rispetto e della disciplina.

Affidarsi al supporto di un professionista qualificato può essere di grande aiuto per la famiglia, poiché il professionista è in grado di individuare le strategie più efficaci e personalizzate per favorire il percorso di sviluppo psicomotorio del bambino.

In famiglia, il sostegno dei genitori è fondamentale per riconoscere e supportare le diverse fasi dello sviluppo psicomotorio, rendendo più proficuo il processo maturativo. Attraverso un approccio consapevole e partecipativo, i genitori possono facilitare il raggiungimento delle abilità neuropsicomotorie dei loro figli.

Integrazione di attività ludiche nella routine quotidiana

L’integrazione di attività ludiche nella routine quotidiana è cruciale per lo sviluppo neuropsicomotorio dei bambini. Queste attività permettono ai piccoli di esplorare e apprendere in modo naturale, senza la pressione di strutture rigide. È consigliabile organizzare momenti regolari di gioco, ad esempio dopo colazione o prima di cena, per stimolare le abilità motorie, la coordinazione e la motricità fine.

Il gioco libero è un elemento essenziale, poiché incoraggia i bambini a sperimentare e risolvere problemi autonomamente. È importante che queste attività siano adatte all’età del bambino e facciano uso di strumenti adeguati per promuovere sia l’apprendimento motorio che quello sensoriale. Durante il gioco, gesti affettivi come un bacio rafforzano la comunicazione emotiva tra adulto e bambino, favorendo lo sviluppo relazionale e sociale.

Per garantire che il gioco sia un’esperienza positiva e senza stress, è fondamentale creare un ambiente sicuro e stimolante.

Suggerimenti per l'integrazione del gioco:

  • Orari regolari: Stabilire orari fissi per il gioco.
  • Varietà di giochi: Alternare tipi di giochi per stimolare diverse abilità.
  • Sicurezza: Assicurarsi che l'ambiente di gioco sia privo di pericoli.

Le attività ludiche, se ben integrate, rappresentano un potente strumento per favorire il naturale processo maturativo e lo sviluppo competenze del bambino.

Benefici fisici, cognitivi e sociali dello sviluppo psicomotorio

Guida completa allo sviluppo neuropsicomotorio nei primi anni di vita

Lo sviluppo neuropsicomotorio è fondamentale per il benessere complessivo dei bambini, apportando benefici fisici, cognitivi e sociali.

Dal punto di vista fisico, favorisce il mantenimento di un peso corporeo sano, prevenendo sovrappeso e obesità infantile. L’attività motoria stimola anche la coordinazione, fondamentale per le abilità motorie e la motricità fine.

Sul piano cognitivo, l’attività motoria migliora concentrazione, attenzione e memoria. I bambini acquisiscono competenze cognitive che permettono loro di agire sugli oggetti per raggiungere scopi specifici.

Dal punto di vista sociale, nei primi mesi di vita, il bambino sviluppa una maggiore consapevolezza della propria individualità attraverso l’interazione con gli altri. Questo è facilitato dall’ambiente e dal coinvolgimento degli adulti che stimolano il corretto avanzamento dello sviluppo psicomotorio.

Benefici dello sviluppo psicomotorio:

  • Mantiene un peso corporeo sano
  • Migliora concentrazione, attenzione e memoria
  • Favorisce le abilità motorie e la motricità fine
  • Incrementa la consapevolezza dell’individualità
  • Promuove l’interazione sociale e lo sviluppo relazionale

Lo sviluppo psicomotorio coinvolge tutte le sfere della crescita del bambino: la sfera fisica, cognitiva, emotiva e sociale, sottolineando l’importanza di un approccio integrato.

Un ambiente stimolante e il supporto degli adulti sono cruciali per sfruttare al meglio questi benefici.

Conclusioni

In sintesi, lo sviluppo psicomotorio è un processo dinamico e articolato, che si fonda sulla maturazione del sistema nervoso centrale, sull’influenza dell’ambiente e sulla qualità della relazione con gli adulti di riferimento. La guida dei genitori, arricchita da informazioni puntuali e aggiornate, è indispensabile per accompagnare il bambino lungo le diverse fasi di crescita, prevenendo eventuali anomalie e favorendo l’acquisizione di competenze sempre più complesse. Rispettare la sequenza delle tappe di sviluppo e riconoscere l’importanza di ogni fase permette di sostenere il bambino nel raggiungimento delle proprie abilità, promuovendo una crescita armoniosa e completa. La collaborazione tra famiglia e professionisti, unita a un ambiente stimolante e accogliente, rappresenta la chiave per aiutare ogni bambino a diventare un individuo autonomo, competente e capace di affrontare con sicurezza le sfide della vita.

Domande Frequenti

Che cos'è lo sviluppo neuropsicomotorio?

Lo sviluppo neuropsicomotorio è il processo attraverso cui il bambino acquisisce progressivamente abilità motorie, cognitive, emotive e relazionali, guidato dalla maturazione del sistema nervoso centrale e dall'interazione con l'ambiente.

Quali sono le tappe principali dello sviluppo neuropsicomotorio nei primi anni di vita?

Le tappe principali includono il controllo della testa e del corpo (0-3 mesi), la capacità di rotolare e sedersi (3-6 mesi), l'inizio della mobilità autonoma come gattonare e stare in piedi (7-12 mesi), i primi passi e lo sviluppo del linguaggio (13-24 mesi) e il perfezionamento delle abilità motorie e comunicative (25-36 mesi).

Quando è importante rivolgersi a un professionista per eventuali ritardi nello sviluppo?

È consigliabile consultare un professionista se il bambino mostra significativi ritardi o difficoltà nel raggiungimento delle tappe di sviluppo, come ad esempio mancanza di controllo della testa dopo i primi mesi, assenza di movimenti volontari o difficoltà nella comunicazione.

Qual è il ruolo dei genitori nello sviluppo neuropsicomotorio del bambino?

I genitori svolgono un ruolo fondamentale nel fornire un ambiente stimolante, sicuro e affettuoso, incoraggiando il bambino a esplorare, giocare e apprendere, oltre a collaborare con professionisti per monitorare e supportare il suo sviluppo.

Come può il gioco favorire lo sviluppo neuropsicomotorio?

Il gioco stimola la coordinazione, la motricità fine e grossolana, le capacità cognitive e le abilità sociali, offrendo al bambino l'opportunità di sperimentare, apprendere e interagire in modo naturale e divertente.

Che importanza ha la diagnosi precoce nei disturbi dello sviluppo?

La diagnosi precoce consente di intervenire tempestivamente, migliorando le possibilità di recupero e sviluppo armonioso del bambino attraverso percorsi terapeutici personalizzati e mirati.

Contenuto originale del team di redazione di Upbility. È vietata la riproduzione di questo articolo, in tutto o in parte, senza indicare il nome dell'editore.

Riferimenti

  1. Santagostino.it. (2024). Le tappe dello sviluppo psicomotorio. Disponibile su: https://www.santagostino.it/it/santagostinopedia/la-scala-di-valutazione-del-comportamento-del-neonato-nbas

  2. Ospedale Bambino Gesù. (2024). Sviluppo motorio e cognitivo. Disponibile su: https://www.ospedalebambinogesu.it/sviluppo-motorio-e-cognitivo-80410

  3. Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi. (2024). Guida allo sviluppo neuropsicomotorio nel primo anno di vita: consigli per i genitori. Disponibile su: https://www.aou-careggi.toscana.it/internet/come-fare-per/guida-allo-sviluppo-neuropsicomotorio-nel-primo-anno-di-vita-consigli-per-i-genitori

  4. Neuropsicomotricista.it. (2024). Sviluppo neuro psicomotorio. Disponibile su: https://www.neuropsicomotricista.it/tag/sviluppo-neuro-psicomotorio.html

  5. TopDoctors.it. (2025). Sviluppo psicomotorio: che cos'è, sintomi e trattamento. Disponibile su: https://www.topdoctors.it/dizionario-medico/sviluppo-psicomotorio

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