Hai mai riflettuto su cosa rende una comunicazione veramente efficace? La risposta potrebbe celarsi in un concetto meno conosciuto, ma essenziale: la funzione conativa del linguaggio. Questo aspetto enigmatico ma potente della comunicazione determina come le nostre parole possano influenzare direttamente le azioni e le reazioni degli interlocutori.
Elementi principali
- Mittente (Locutore): È colui che emette il messaggio con l’intento di influenzare il destinatario, orientando il suo comportamento o pensiero.
- Destinatario: La persona a cui è rivolto il messaggio e che si vuole spingere ad agire o a rispondere.
- Oggetto del messaggio: La situazione o l’azione specifica su cui si concentra la comunicazione, che il mittente desidera modificare o indirizzare.
Introduzione alla funzione conativa

La funzione conativa, nota anche come persuasiva, si attiva quando il mittente si rivolge direttamente al destinatario con l’intento di ottenere adesione o una risposta d’azione. Questo aspetto, chiamato anche conatività, si riferisce proprio all’obiettivo di influenzare il destinatario. Elemento chiave nelle funzioni del linguaggio teorizzate da Roman Jakobson, questa funzione si manifesta principalmente con l’uso di verbi all’imperativo e di pronomi personali in seconda persona. Roman Jakobson, linguista di fama internazionale, ha analizzato e schematizzato le diverse funzioni del linguaggio, contribuendo in modo fondamentale alla teoria della comunicazione.
È prevalente in vari contesti, come:
- Messaggi pubblicitari: per persuadere il consumatore.
- Ordini e divieti: per stabilire regole.
- Consigli e richieste: per influenzare comportamenti.
- Testi di carattere parenètico: ovvero testi esortativi o supplicatori, come preghiere o inviti emotivi rivolti al destinatario.
Le espressioni tipiche della funzione conativa includono:
- Imperativo: “Fai!”, “Vieni!”
- Vocativo: “Amici, ascoltate!”
Esempi concreti sono presenti in testi regolatori o istruzioni pratiche, come legislazioni e libretti delle istruzioni.
Ecco alcuni contesti in cui la funzione conativa è centrale:
- Preghiere supplicatorie (testi parenètici)
- Avvisi in cartelli stradali
- Annunci pubblicitari personalizzati
In sintesi, la funzione conativa è essenziale per le interazioni quotidiane quando il messaggio punta a modificare o indirizzare le azioni altrui.
Le sei funzioni del linguaggio di Roman Jakobson
Roman Jakobson ha proposto un modello di comunicazione basato su sei funzioni principali del linguaggio, ciascuna associata a un aspetto unico della comunicazione. Ciascuna funzione è collegata a specifici fattori della comunicazione secondo il linguista Jakobson, come il mittente, il destinatario, il messaggio, il contesto, il canale e il codice.
- Funzione referenziale: Si concentra sul contesto, cercando di descrivere il mondo esterno in modo oggettivo. Questa funzione serve a trasmettere informazioni oggettive sulla realtà, sugli oggetti e sulle situazioni, spesso con attenzione alla provenienza dei dati e ai casi specifici. È essenziale nei testi informativi, dove il contenuto mira a rappresentare fatti concreti e a fornire dettagli precisi.
- Funzione emotiva: Riguarda l’espressione di sentimenti e stati d’animo del mittente, spesso evidente in frasi esclamative. L’espressione personale si manifesta attraverso l’uso di pronomi, intonazione, tono e voce, e può essere esemplificata da frasi come “es, sono davvero felice!” che mettono in risalto l’auto-espressione del soggetto.
- Funzione conativa: È direttamente legata al destinatario, mirata a influenzare la sua risposta. Ogni atto comunicativo può avere una conatività predominante, come avviene nelle frasi imperative e nei messaggi pubblicitari, dove l’obiettivo è suscitare una reazione o un’azione specifica.
- Funzione fàtica: Si concentra sul canale di comunicazione, per stabilire o mantenere il contatto tra interlocutori. Questa funzione serve a verificare il funzionamento del canale e a mantenere il contatto, anche attraverso la gestione dello spazio e la fatica richiesta nelle interazioni, come durante una telefonata (“Pronto?”) o in situazioni che richiedono attenzione continua.
- Funzione poetica: Mette l’accento sul messaggio stesso, cercando di creare un effetto estetico. Valorizza i suoni delle parole, la disposizione grafica sulla pagina, il processo creativo e l’uso di immagini evocative. Si riscontra nella poesia, nelle figure retoriche e nella cura della forma del messaggio.
- Funzione metalinguistica: Usa il linguaggio per spiegare il linguaggio stesso, utile nei libretti delle istruzioni o nei testi tecnici. Questa funzione si concentra sul codice linguistico e sull’uso di strumenti come il dizionario per chiarire termini e regole.
La lingua si manifesta in diversi tipi di comunicazione, sia verbale che non verbale, includendo anche i gesti come parte integrante del messaggio. Esistono diversi tipi di linguaggio, inclusi quelli non verbali come i gesti, che arricchiscono la comunicazione.
Ogni funzione può assumere un carattere e un fine diversi a seconda del contesto comunicativo. Ognuna delle funzioni può essere predominante in un atto comunicativo, ma spesso coesistono più funzioni nello stesso messaggio.
Queste funzioni sono fondamentali per comprendere le dinamiche della comunicazione nelle diverse interazioni quotidiane.
Definizione della funzione conativa
La funzione conativa, nota anche come funzione persuasiva, mira a influenzare o persuadere il comportamento del destinatario. Questo tipo di funzione del linguaggio è strettamente legato all'uso di frasi imperative e congiuntivi esortativi.
Secondo Roman Jakobson, la funzione conativa si manifesta quando il mittente, attraverso la comunicazione, cerca di indurre il destinatario ad adottare un determinato comportamento. È possibile osservare questa funzione attraverso espressioni di ordini, divieti, consigli e richieste.
Ecco alcuni esempi di contesti in cui si applica la funzione conativa:
- Messaggi pubblicitari: Frasi come "Acquista ora!" o "Prova subito!" sono progettate per spingerti ad agire.
- Istruzioni: Nei manuali d'uso, come i libretti delle istruzioni, si fa largo uso di comandi per guidare l'utente, ad esempio "Collega il cavo qui" o "Premi il pulsante rosso".
In sintesi, la funzione conativa gioca un ruolo cruciale nel linguaggio quotidiano e in vari mezzi di comunicazione per incentivare azioni e risposte.
Importanza della funzione conativa nella comunicazione
La funzione conativa riveste un ruolo fondamentale nella comunicazione, soprattutto quando l'obiettivo è suscitare una risposta o una reazione specifica da parte del destinatario. Questo avviene attraverso l'uso di verbi all'imperativo, la seconda persona singolare o di domande dirette. Questa funzione è essenziale in diversi contesti quotidiani e professionali.
Ambiti di Utilizzo:
- Ordini e Divieti: Essenziale per impartire istruzioni chiare e precise.
- Consigli e Preghiere: Utilizzata per suggerire comportamenti o per richieste emotive.
- Discorsi Politici: Permette di coinvolgere il pubblico e stimolare azioni.
- Testi Legislativi: Fondamentale per trasmettere normative e regole.
Nel linguaggio pubblicitario, la funzione conativa è utilizzata per mascherare messaggi persuasivi attraverso contenuti apparentemente informativi. Questa strategia cerca di ottenere l'adesione del consumatore a determinati comportamenti o Decisioni d'acquisto.
Contesto |
Esempio di Funzione Conativa |
---|---|
Messaggi pubblicitari |
"Compra adesso e risparmia!" |
Cartelli stradali |
"Fermati al semaforo rosso." |
In sintesi, la funzione conativa è uno strumento potente per influenzare e guidare comportamenti, essendo centrata sull'azione e sulla risposta del destinatario.
Aspetto persuasivo della funzione conativa

La funzione conativa, anche conosciuta come funzione persuasiva, è uno strumento chiave nella comunicazione, mirato a influenzare il destinatario e modificare le sue percezioni o comportamenti. Questa funzione è particolarmente attiva quando il mittente si rivolge direttamente all'interlocutore, utilizzando spesso il modo imperativo e la seconda persona. Essa si caratterizza per l'uso di ordini, divieti e richieste, sfruttando il linguaggio per ottenere un'adesione di pensiero o di azione. Nell'ambito comunicativo, la funzione conativa si manifesta attraverso strutture linguistiche che suggeriscono o manipolano il giudizio dell'ascoltatore, come il vocativo e il punto interrogativo. Un tipico esempio si osserva nei messaggi pubblicitari e nelle istruzioni, dove l'influenza sul comportamento del destinatario è cruciale.
Utilizzo di imperativi e frasi dirette
Gli imperativi e le frasi dirette sono strumenti fondamentali nella funzione conativa del linguaggio, essenziali per indurre cambiamenti di comportamento nel destinatario. Diversamente dalle frasi dichiarative, gli imperativi non sono soggetti a verifica della verità, ma piuttosto guidano o esortano attraverso il comando. In contesti legislativi, come leggi e decreti, l'uso di imperativi è pervasivo, in quanto la comunicazione punta a far rispettare norme e regolamenti.
Negli ambiti religiosi, ad esempio nelle preghiere, l'imperativo sottolinea una relazione di dipendenza tra chi prega e la divinità invocata, creando un contesto di supplica diretta. Anche nei testi di esortazione, l'uso dell'imperativo rafforza il messaggio, rendendo il destinatario partecipe e coinvolto. Nel linguaggio pubblicitario, la funzione conativa si manifesta attraverso imperativi nascosti, che influenzano il pubblico senza apparire esplicitamente coercitivi.
Influenza sul comportamento dell'interlocutore
La funzione conativa è essenzialmente una forma di comunicazione persuasiva destinata a influenzare il comportamento del ricevente attraverso comandi e richieste dirette. Questo tipo di comunicazione si attiva quando il mittente fa uso del modo imperativo e impiega pronomi e aggettivi possessivi rivolti alla seconda persona, creando una connessione diretta e personale. Essendo sinonimo di funzione persuasiva, la funzione conativa si concentra principalmente sull'ottenimento di una risposta o di un'azione specifica.
È altamente espressa mediante l'uso del vocativo e si rivolge tipicamente alla seconda persona singolare o plurale, rafforzando così il legame personale tra mittente e destinatario. Una comunicazione conativa efficiente cerca di ottenere non solo l'adesione di pensiero, ma anche una risposta attiva da parte dell'interlocutore, generando un impatto immediato e tangibile nel comportamento del destinatario. In questo modo, essa diventa un potente strumento di influenza e controllo nei processi comunicativi quotidiani e professionali.
Applicazioni quotidiane della funzione conativa
La funzione conativa del linguaggio gioca un ruolo cruciale nella nostra vita quotidiana, influenzando come interagiamo con il mondo circostante. Questo aspetto del linguaggio si manifesta principalmente attraverso ordini, divieti e consigli, interviene nell'influenzare il comportamento degli altri. Si tratta di un elemento essenziale nei testi legislativi, come leggi e regolamenti, che impongono comportamenti specifici. Nella vita di tutti i giorni, possiamo osservare la funzione conativa nella segnaletica stradale, ad esempio nel cartello "Vietato parcheggiare", o nelle istruzioni d'uso, che guidano l'utente su come eseguire correttamente una serie di azioni. Anche nei discorsi politici o sindacali, questa funzione è utilizzata per convincere e indirizzare l'audience verso un particolare comportamento o idea. La funzione conativa è inoltre fondamentale nel linguaggio pubblicitario, mascherata spesso sotto altre forme per persuadere i consumatori senza necessariamente esprimere un comando esplicito.
Conversazioni interpersonali
Nelle conversazioni interpersonali, la funzione conativa del linguaggio emerge quando desideriamo influenzare o modificare il comportamento dell'interlocutore. È tipicamente espressa attraverso comandi o richieste che usano la seconda persona singolare o plurale. Questi dialoghi sono spesso ricchi di espressioni imperative, delineando chiaramente il desiderio di ottenere una risposta d'azione o adesione da parte del destinatario. Ad esempio, quando forniamo un consiglio, ci stiamo impegnando nell'uso della funzione conativa per guidare chi ascolta verso una determinata decisione o comportamento. Questo uso del linguaggio è particolarmente significativo nelle relazioni personali, dove il mittente può cercare di influenzare pensieri e comportamenti in maniera diretta e spesso empatica.
Campagne pubblicitarie
La funzione conativa è un pilastro fondamentale nelle campagne pubblicitarie, sebbene possa essere abilmente mascherata da altre funzioni comunicative come quella poetica o referenziale. Gli esperti di marketing fanno uso di strategie sottili per suggerire comportamenti desiderati senza espliciti comandi, spesso attraverso slogan che implicano vantaggi o benefici associati all'uso di un prodotto. Ad esempio, un messaggio pubblicitario potrebbe implicare che acquistare un certo prodotto ci porterà a una vita migliore, senza però dirlo apertamente. Il modo imperativo è comunemente utilizzato nei messaggi pubblicitari per indicare azioni desiderate, anche se queste direttive sono camuffate dietro forme più sottili. I pubblicitari mirano a influenzare il comportamento del consumatore, in modo simile a come i discorsi politici tendono a modellare l'opinione pubblica. La funzione conativa in questo contesto è, quindi, progettata per emergere in maniera secondaria, guidando le scelte del consumatore in modo subliminale e persuasivo.
Relazione con aspetti grammaticali e sintattici

La funzione conativa del linguaggio si manifesta attraverso specifiche strutture grammaticali e sintattiche. È caratterizzata dall'uso del modo imperativo, che mira a influenzare il comportamento del destinatario. Nei discorsi conativi, i pronomi personali alla seconda persona e gli aggettivi possessivi rafforzano questo intento, focalizzando l'attenzione del messaggio sulla persona cui si rivolge.
Ecco alcuni elementi chiave della funzione conativa:
- Modo imperativo: Utilizzato per ordini e richieste dirette.
- Pronomi personali (seconda persona): Creano una connessione diretta con il destinatario.
- Aggettivi possessivi: Evidenziano l'interesse personale nel messaggio.
- Vocativo: Sottolinea il coinvolgimento diretto del destinatario.
- Verbi all’imperativo: Frasi come "ascolta", "guarda", "prendi" invitano all'azione.
Nella pubblicità, la funzione conativa usa queste strutture in forma esplicita o implicita per persuadere i consumatori. Ad esempio, messaggi come “Non perdere l’offerta!” sfruttano l'imperativo in modo sottinteso. Tali elementi permettono di orientare efficacemente la comunicazione, rendendola interattiva e mirata.
Connessione tra funzione conativa e psicologia
La funzione conativa del linguaggio, come delineato da Roman Jakobson, riveste un ruolo cruciale nel collegamento tra linguistica e psicologia comportamentale. Questa funzione si concentra sull'indurre il destinatario ad adottare un comportamento specifico, soprattutto attraverso l'uso delle frasi imperative. Tale impostazione mira a influenzare le percezioni e i comportamenti del destinatario, riflettendo aspetti psicologici come la motivazione e la persuasione. L'attenzione al destinatario implica una comprensione profonda delle reazioni psicologiche ed emotive, poiché l'emittente cerca di guidare e suggestionare il giudizio del ricevente. La funzione conativa, quindi, non è solo un mezzo di comunicazione, ma anche uno strumento di controllo e influenza sociale, in cui la seconda persona e le forme imperative evidenziano un chiaro intento manipolativo.
Motivazioni e incentivi comunicativi
La funzione conativa del linguaggio è prevalentemente impiegata per influenzare il comportamento del destinatario attraverso l'uso di comandi o richieste. Essa è profondamente associata al modo imperativo, con l'obiettivo di ottenere una risposta o un'azione concreta. Attraverso l'uso di verbi e pronomi alla seconda persona, la comunicazione conativa si focalizza sull'interlocutore, enfatizzando la necessità di un'adesione di pensiero o un'azione concreta. Tale funzione utilizza espressioni come il vocativo e il punto interrogativo per coinvolgere direttamente il destinatario, cercando di suscitare un coinvolgimento attivo. Questi strumenti linguistici sono motivati dalla volontà dell'emittente di ottenere risposte immediate o modificare atteggiamenti preesistenti, creando un legame diretto tra parola e azione.
Reazioni emotive e comportamentali
Se l'obiettivo della funzione conativa è indirizzare il comportamento del destinatario tramite comandi o richieste dirette, è inevitabilmente legata alla sfera delle reazioni emotive. Tra le sei funzioni del linguaggio proposte da Jakobson, la funzione emotiva si concentra sul mittente, esprimendo stati d'animo attraverso il messaggio. Le interiezioni, ad esempio, possono svolgere un ruolo importante nella funzione conativa, creando reazioni immediate attraverso ordini o inviti espressi in modo accattivante e diretto. Nel contesto scritto, il linguaggio può essere arricchito da emoji, utilizzati per trasmettere sentimenti e rafforzare l'intento comunicativo.
La funzione emotiva si esprime attraverso elementi come l'intonazione e la mimica, contribuendo a trasmettere il pensiero e l'atteggiamento del mittente. L'obiettivo è rendere il messaggio personale e coinvolgente, capace di suscitare emozioni e influenzare il comportamento a livello profondo. Messaggi personali, come confessioni o lettere d'amore, sono esempi emblematici di come la funzione emotiva possa accompagnare e rafforzare l'aspetto conativo, garantendo che il messaggio non solo sia ricevuto, ma anche vissuto dal destinatario.
Funzione conativa e aspetti sociali
La funzione conativa del linguaggio svolge un ruolo fondamentale nel modellare il comportamento umano attraverso comandi, richieste e appelli espliciti. Questa funzione mira a influenzare il destinatario utilizzando principalmente forme come l'imperativo, il vocativo e i pronomi personali alla seconda persona. Nel contesto sociale, la funzione conativa diventa particolarmente evidente in situazioni che richiedono un’azione immediata o una risposta diretta, come leggi, discorsi politici e messaggi pubblicitari. Questi contesti cercano di guidare e modificare le percezioni e il giudizio del destinatario, con l’intento di persuaderlo o convincerlo a seguire determinate direttive. Nella pubblicità, ad esempio, la funzione conativa è utilizzata per influenzare il comportamento del consumatore, spesso in modo sottile e implicito, ma decisamente efficace.
Interazione nelle dinamiche di gruppo
Nelle dinamiche di gruppo, la funzione conativa si manifesta come strumento chiave per facilitare le interazioni tra i membri. Questa funzione è spesso utilizzata per guidare i comportamenti attraverso comandi o richieste esplicite. In contesti di gruppo, l'uso dell'imperativo emerge frequentemente come forma linguistica dominante, necessaria per coordinare azioni e ottenere una risposta pronta. La comunicazione persuasiva, tipica della funzione conativa, diventa essenziale per raggiungere il consenso o l’adesione alle decisioni prese all'interno del gruppo. Ad esempio, in una squadra sportiva, un capitano può usare comandi imperativi per stimolare l'azione condivisa e sincronizzata tra i membri. La chiarezza e la direzione delle parole assumono un’importanza centrale, facilitando la comprensione immediata delle intenzioni e degli obiettivi comuni tra i partecipanti, rendendo la comunicazione efficace e mirata.
Influenza culturale sulla persuasione
La funzione conativa, integrata nella comunicazione, si rivela cruciale nei contesti pubblicitari e nelle istruzioni dove l'obiettivo principale è influenzare il destinatario. Attraverso l’utilizzo del modo imperativo, si cerca di ottenere adesione o una risposta di azione. La cultura gioca un ruolo significativo nell'influenza persuasiva, modellando il modo in cui i messaggi conativi vengono ricevuti e interpretati dal pubblico. Nei testi legislativi, la funzione conativa assume una posizione prominente, imponendo norme e regolamenti che guidano il comportamento sociale. In alcuni contesti culturali, come nei testi supplicatori o parenetici, la persuasione risulta ancora più evidente, poiché si cerca un coinvolgimento emotivo e razionale del destinatario. La sensibilità culturale influenza notevolmente come i messaggi conativi vengono formulati e come questi risuonano con il destinatario, evidenziando l’importanza dell’adeguamento dei linguaggi ai diversi contesti culturali per massimizzare l’efficacia della comunicazione persuasiva.
Conclusione
La funzione conativa del linguaggio rappresenta un elemento fondamentale nella comunicazione, poiché permette di influenzare direttamente il comportamento e le reazioni del destinatario. Attraverso l’uso di imperativi, vocativi e forme espressive rivolte alla seconda persona, questa funzione si manifesta in molteplici contesti, dalla pubblicità alle istruzioni, dai discorsi politici alle interazioni quotidiane. Comprendere e saper utilizzare efficacemente la funzione conativa è essenziale per migliorare la capacità di persuasione e di coinvolgimento nella comunicazione.
Domande Frequenti
Cos'è la funzione conativa del linguaggio?
La funzione conativa è una delle sei funzioni del linguaggio teorizzate da Roman Jakobson e si riferisce all'uso del linguaggio per influenzare il comportamento o la risposta del destinatario, spesso attraverso comandi, richieste o esortazioni.
Quali sono gli elementi principali della funzione conativa?
Gli elementi principali includono il mittente che mira a influenzare il destinatario, l'uso del modo imperativo, pronomi personali in seconda persona e il vocativo per rivolgersi direttamente all'interlocutore.
In quali contesti si usa maggiormente la funzione conativa?
È prevalente in messaggi pubblicitari, ordini, divieti, consigli, preghiere, testi legislativi, istruzioni d'uso e discorsi politici, ovvero in tutte le situazioni in cui si vuole indurre una risposta o un'azione.
Qual è la differenza tra funzione conativa e funzione emotiva?
La funzione conativa si concentra sul destinatario e mira a influenzarne il comportamento, mentre la funzione emotiva si focalizza sul mittente e sull'espressione dei suoi sentimenti o stati d'animo.
Come si manifesta grammaticalmente la funzione conativa?
Si manifesta principalmente attraverso l'uso del modo imperativo, pronomi personali alla seconda persona, aggettivi possessivi, vocativo e frasi dirette che invitano all'azione.
La funzione conativa è presente solo nel linguaggio verbale?
No, può manifestarsi anche nel linguaggio non verbale, ad esempio attraverso gesti o segnali che indicano un'azione da compiere o una direttiva da seguire.
Perché è importante conoscere la funzione conativa?
Comprendere la funzione conativa aiuta a migliorare la comunicazione persuasiva, rendendo più efficaci messaggi di comando, consigli o inviti all'azione in ambito personale, lavorativo e pubblicitario.
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Riferimenti
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