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PEI o PDP: La Guida Essenziale alle Differenze per Genitori e Insegnanti.

PEI o PDP: La Guida Essenziale alle Differenze per Genitori e Insegnanti.

Nel complesso mondo della scuola italiana, termini come PEI e PDP sono all'ordine del giorno per insegnanti e genitori. Tuttavia, la distinzione tra Piano Educativo Individualizzato (PEI) e Piano Didattico Personalizzato (PDP) può generare confusione. Comprendere le loro differenze non è solo una questione formale, ma un passo fondamentale per garantire a ogni alunno il giusto supporto e un percorso formativo di successo. Questa guida essenziale nasce per fare chiarezza, delineando con precisione finalità, destinatari e processi di entrambi i documenti, strumenti chiave per una vera inclusione.

Elementi Principali

  • PEI (Piano Educativo Individualizzato) è lo strumento per alunni con disabilità certificata (L.104/92): progetto globale (didattica, autonomia, socializzazione) redatto dal GLO con scuola, famiglia e servizi, basato su Profilo di Funzionamento (ICF).
  • PDP (Piano Didattico Personalizzato) è l’accordo didattico per DSA (L.170/2010) e altri BES: definisce metodologie, strumenti compensativi e misure dispensative, redatto dal consiglio di classe con la famiglia.
  • Differenza chiave: il PEI può modificare obiettivi/curricolo e prevede sostegno; il PDP mantiene obiettivi di classe adattando modalità (tempi, strumenti) e valutazione senza cambiare gli esiti attesi.

Introduzione: Navigare nel Mondo dell'Inclusione Scolastica

PEI o PDP: La Guida Essenziale alle Differenze per Genitori e Insegnanti.

Il sistema scolastico italiano si fonda sul principio dell'inclusione, mirando a valorizzare le unicità di ogni studente. Per raggiungere questo obiettivo, la normativa ha previsto strumenti specifici per rispondere ai diversi bisogni che possono emergere durante il percorso di apprendimento. Il PEI e il PDP sono i due pilastri di questo approccio, ma nascono da esigenze diverse e seguono percorsi distinti. Capire quando si applica l'uno o l'altro è il primo passo per una collaborazione efficace tra famiglia e scuola, finalizzata al benessere e alla crescita dello studente.

Le Fondamenta Normative dell'Inclusione: Il Contesto Legale di PEI e PDP

Per comprendere appieno le differenze tra PEI e PDP, è indispensabile partire dal quadro normativo che li definisce. Le leggi e le direttive ministeriali non solo stabiliscono i criteri di applicazione, ma delineano anche la filosofia inclusiva della scuola italiana.

La Legge 104/1992: il quadro di riferimento per la disabilità

La Legge-quadro 104/1992 rappresenta la pietra miliare per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap. In ambito scolastico, questa legge sancisce il diritto all'educazione e all'istruzione per gli alunni con una disabilità certificata. È proprio da questa normativa che discende la necessità di redigere il Piano Educativo Individualizzato (PEI), concepito come lo strumento principe per garantire un'integrazione effettiva e un progetto di vita per lo studente.

La Legge 170/2010: focus sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA)

Con la Legge 170/2010, il legislatore ha riconosciuto ufficialmente i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) – dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Questa norma tutela il diritto allo studio degli alunni con DSA, introducendo il Piano Didattico Personalizzato (PDP) come documento obbligatorio in presenza di una diagnosi. Il PDP definisce le strategie didattiche, gli strumenti compensativi e le misure dispensative necessarie per superare le difficoltà legate al disturbo.

La Direttiva BES 27/12/2012: l'ampliamento ai Bisogni Educativi Speciali

La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 ha ampliato il concetto di inclusione, introducendo la macro-categoria dei Bisogni Educativi Speciali (BES). In essa rientrano non solo gli alunni con disabilità certificata (Legge 104) e con DSA (Legge 170), ma anche studenti con altre difficoltà, come disturbi del linguaggio, deficit di attenzione/iperattività (ADHD), funzionamento intellettivo limite (FIL) o svantaggio socio-economico, linguistico e culturale. Per questi alunni, la scuola può decidere di redigere un PDP.

Il Decreto Legislativo 66/2017 e il DI 182/2020: evoluzione per il PEI e l'inclusione scolastica

Più recentemente, il D.Lgs. 66/2017 e il successivo Decreto Interministeriale 182/2020 hanno riformato le norme sull'inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Questi provvedimenti hanno introdotto un nuovo modello nazionale di PEI, basato sull'approccio bio-psico-sociale della classificazione ICF dell'OMS. Hanno inoltre definito con maggiore precisione la composizione e le funzioni del Gruppo di Lavoro Operativo per l'inclusione (GLO), rafforzando la collaborazione tra scuola, famiglia e servizi socio-sanitari.

Il Piano Educativo Individualizzato (PEI): Un Progetto di Vita

PEI o PDP: La Guida Essenziale alle Differenze per Genitori e Insegnanti.

Il PEI è molto più di un semplice documento scolastico; è un progetto personalizzato che abbraccia tutte le dimensioni della vita dell'alunno, con una visione proiettata verso il suo futuro.

Cos'è il PEI? Definizione, finalità e visione a lungo termine

Il Piano Educativo Individualizzato è il documento che descrive gli interventi educativi e didattici personalizzati per un alunno con disabilità. La sua finalità non è solo l'apprendimento, ma l'inclusione a 360 gradi all'interno del contesto scolastico e sociale. Il PEI definisce obiettivi a breve, medio e lungo termine che riguardano la didattica, l'autonomia, la socializzazione e la comunicazione, inserendosi in un più ampio "Progetto di Vita".

A chi si rivolge? Alunni con disabilità certificata (Legge 104/92)

Il PEI è destinato esclusivamente agli alunni con una disabilità certificata ai sensi della Legge 104/1992. L'attivazione di un PEI è un diritto-dovere e non una scelta discrezionale della scuola o della famiglia. La certificazione di disabilità è il presupposto indispensabile per la sua redazione.

La Diagnosi Funzionale e il Profilo di Funzionamento: la base per il PEI

La stesura del PEI si fonda su documenti specialistici. In passato si parlava di Diagnosi Funzionale e Profilo Dinamico Funzionale. La normativa più recente ha introdotto il Profilo di Funzionamento, redatto dall'Unità di Valutazione Multidisciplinare dell'ASL. Questo documento, basato sul modello ICF, descrive in dettaglio le competenze e le potenzialità dell'alunno, diventando la base imprescindibile per progettare gli interventi educativi.

Il Gruppo di Lavoro Operativo (GLO): composizione e ruolo nella redazione del PEI

Il PEI è elaborato e approvato dal Gruppo di Lavoro Operativo per l'inclusione (GLO). Questo organo collegiale è composto dal consiglio di classe, dalla famiglia dell'alunno, da figure professionali specifiche (interne ed esterne alla scuola) e dagli specialisti dell'ASL che seguono lo studente. Questa composizione garantisce un approccio multidisciplinare e una piena condivisione del progetto educativo.

Il processo di elaborazione: dalla valutazione multidisciplinare alla stesura

Il processo inizia con l'analisi del Profilo di Funzionamento. Il GLO si riunisce per definire gli obiettivi, le attività, le metodologie e i criteri di valutazione. Il documento, redatto secondo il modello ministeriale, viene firmato da tutti i membri e verificato periodicamente durante l'anno scolastico per monitorare i progressi e apportare eventuali modifiche.

Contenuti chiave del PEI:

  • Descrizione del funzionamento dell'alunno e dei punti di forza.
  • Obiettivi educativi e didattici per le diverse aree (cognitiva, affettivo-relazionale, autonomia, ecc.).
  • Attività didattiche personalizzate e metodologie.
  • Risorse necessarie (insegnante di sostegno, assistenti, ausili).
  • Modalità e criteri di valutazione personalizzati.
  • Interventi per l'inclusione nel gruppo classe.

Il Piano Didattico Personalizzato (PDP): Supporto per Difficoltà Specifiche

Il PDP è uno strumento flessibile e mirato, progettato per aiutare gli studenti a superare specifiche difficoltà di apprendimento, garantendo loro pari opportunità di successo formativo.

Cos'è il PDP? Definizione, finalità e personalizzazione dell'apprendimento

Il Piano Didattico Personalizzato è un accordo condiviso tra docenti, famiglia e, talvolta, specialisti, che individua e programma un percorso scolastico personalizzato. La sua finalità è permettere all'alunno di raggiungere gli obiettivi di apprendimento comuni alla classe attraverso metodologie e strumenti adatti alle sue caratteristiche.

A chi si rivolge? Alunni con DSA (Legge 170/10) e altri Bisogni Educativi Speciali (BES)

Il PDP è obbligatorio per gli alunni con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) certificati. Può inoltre essere redatto, su decisione del consiglio di classe, per altri alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) che presentino difficoltà continuative, anche non certificate, come quelle legate a svantaggio socio-culturale o linguistico.

La Diagnosi di DSA o la segnalazione di BES: il punto di partenza per il PDP

Per gli alunni con DSA, il punto di partenza è la diagnosi specialistica. Per gli altri BES, la redazione del PDP scaturisce da una motivata decisione del consiglio di classe, basata su osservazioni pedagogico-didattiche e, se presenti, su documentazione clinica o segnalazioni di servizi sociali.

Il Consiglio di Classe: ruolo e responsabilità nella redazione del PDP

La responsabilità della redazione del PDP è del consiglio di classe. Gli insegnanti progettano il documento basandosi sulla diagnosi o sulle osservazioni, individuando le strategie più efficaci per ogni disciplina. La collaborazione con la famiglia è fondamentale per condividere le scelte e renderle efficaci anche nel lavoro a casa.

Il processo di elaborazione: dalla segnalazione all'approvazione con il consenso della famiglia

Dopo aver ricevuto la diagnosi o aver identificato un bisogno, il consiglio di classe elabora una bozza di PDP. Il documento viene poi presentato e discusso con la famiglia, il cui consenso è necessario per l'attivazione. Una volta firmato, il PDP diventa operativo.

Contenuti chiave del PDP:

  • Dati anagrafici e descrizione del funzionamento didattico.
  • Individuazione delle materie in cui si riscontrano difficoltà.
  • Strumenti compensativi da utilizzare (es. mappe concettuali, sintesi vocale, calcolatrice).
  • Misure dispensative adottate (es. tempo aggiuntivo, interrogazioni programmate, esonero da alcune prestazioni).
  • Criteri di valutazione adattati (es. valorizzazione del contenuto rispetto alla forma).

Validità, monitoraggio e aggiornamento del PDP

Il PDP ha validità annuale. Durante l'anno, i docenti ne monitorano l'efficacia e possono apportare modifiche se necessario, sempre in accordo con la famiglia. Alla fine dell'anno scolastico, viene verificato il raggiungimento degli obiettivi per impostare il lavoro per l'anno successivo.

PEI vs. PDP: Un Confronto Dettagliato

PEI o PDP: La Guida Essenziale alle Differenze per Genitori e Insegnanti.

Per riassumere, ecco le differenze chiave tra i due strumenti in modo schematico.

Base normativa e destinatari: Legge 104/92 (disabilità certificata) vs. Legge 170/10 (DSA) e Direttiva BES

  • PEI: Si basa sulla Legge 104/1992 ed è per alunni con disabilità certificata.
  • PDP: Si basa sulla Legge 170/2010 (per DSA) e sulla Direttiva BES (per altre difficoltà).

Finalità e orizzonte temporale: Progetto di vita (PEI) vs. Supporto didattico per specifiche difficoltà (PDP)

  • PEI: Ha una finalità globale di inclusione e sviluppo della persona, inserendosi in un progetto di vita a lungo termine.
  • PDP: Ha una finalità primariamente didattica, mirata a superare difficoltà specifiche nell'apprendimento.

Attori coinvolti nella redazione: GLO con servizi socio-sanitari (PEI) vs. Consiglio di classe (PDP)

  • PEI: Redatto dal GLO (docenti, famiglia, specialisti ASL, altre figure).
  • PDP: Redatto dal consiglio di classe, con il coinvolgimento della famiglia.

Livello di complessità e profondità degli interventi: globale (PEI) vs. didattico-metodologico (PDP)

  • PEI: Intervento complesso e multidimensionale (didattica, autonomia, socializzazione). Può modificare gli obiettivi del curricolo.
  • PDP: Intervento focalizzato su strategie didattiche, strumenti e misure per raggiungere gli obiettivi della classe.

Ruolo dell'Insegnante di Sostegno: presente nel PEI, assente come figura specifica nel PDP

  • PEI: Prevede l'assegnazione di un insegnante per le attività di sostegno, la cui presenza è una risorsa fondamentale.
  • PDP: Non prevede l'insegnante di sostegno; la personalizzazione è gestita dai docenti curricolari.

Criteri di valutazione: ampia personalizzazione (PEI) vs. adattamento delle modalità (PDP)

  • PEI: La valutazione può essere personalizzata, anche con prove differenziate rispetto alla classe, in base agli obiettivi del PEI.
  • PDP: La valutazione è conforme agli obiettivi della classe, ma le modalità di verifica sono adattate (es. più tempo, uso di strumenti).

Differenze negli strumenti e nelle misure adottate

  • PEI: Le strategie sono ampie e possono includere ausili tecnologici, modifiche degli spazi e una programmazione didattica differenziata.
  • PDP: L'intervento si concentra su strumenti compensativi e misure dispensative per facilitare l'accesso ai contenuti curricolari.

Conclusion

Comprendere la differenza tra PEI e PDP è cruciale per navigare il sistema scolastico e agire nell'interesse degli studenti. Il PEI è un progetto di vita onnicomprensivo per alunni con disabilità certificata, mentre il PDP è uno strumento didattico mirato per studenti con DSA e altri Bisogni Educativi Speciali. Sebbene diversi per normativa, destinatari e complessità, entrambi condividono un obiettivo comune: abbattere le barriere all'apprendimento e garantire a ogni alunno il diritto di esprimere il proprio potenziale.

Per genitori e insegnanti, il passo successivo è promuovere una collaborazione attiva e costante. Partecipate agli incontri, dialogate apertamente, condividete osservazioni e lavorate insieme per costruire il percorso più adatto. Solo attraverso un'alleanza educativa forte tra scuola e famiglia questi documenti possono trasformarsi da adempimenti burocratici a potenti leve di inclusione e successo formativo.

Domande Frequenti (FAQ)

Che cos’è il PEI e quando si applica?

Il PEI è il documento personalizzato per studenti con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/1992. Traduce il Profilo di Funzionamento in obiettivi educativi e didattici, attività, risorse (insegnante di sostegno, assistenti, ausili), criteri di valutazione e azioni per l’inclusione. È obbligatorio in presenza di certificazione e ha una visione di progetto di vita.

Che cos’è il PDP e quando si utilizza?

Il PDP è un patto didattico per alunni con DSA (obbligatorio con diagnosi) e, su decisione motivata del consiglio di classe, per altri BES (ad es. ADHD, disturbi del linguaggio, FIL, svantaggio linguistico/socio-culturale). Specifica strategie, strumenti compensativi, misure dispensative e criteri valutativi coerenti con gli obiettivi della classe.

Chi redige PEI e PDP?

Il PEI è elaborato e approvato dal GLO (docenti, famiglia, specialisti ASL/USL e altre figure), partendo dal Profilo di Funzionamento (ICF). Il PDP è redatto dal consiglio di classe con la famiglia; per i DSA si basa sulla diagnosi; per altri BES su osservazioni didattiche e, se presenti, documentazione clinica.

Il PEI prevede sempre l’insegnante di sostegno?

Sì. L’assegnazione delle ore di sostegno e di eventuali assistenti/ausili è parte del PEI. Nel PDP non è prevista una figura di sostegno dedicata: l’adattamento è curato dai docenti curricolari.

Come differiscono valutazione e verifiche nei due casi?

Nel PEI la valutazione può essere personalizzata e, se previsto, differenziata rispetto alla classe (coerente con gli obiettivi del PEI). Nel PDP gli obiettivi restano quelli di classe, ma si adattano le modalità (tempi aggiuntivi, mappe, calcolatrice, lettura ad alta voce, interrogazioni programmate, criteri che privilegiano i contenuti).

Un alunno con DSA può avere il PEI? E PEI e PDP possono coesistere?

Se è presente disabilità certificata (L.104/92) si redige il PEI; il PDP non si affianca al PEI. Eventuali bisogni (inclusi DSA) vengono ricompresi nel PEI. In assenza di 104, con DSA si fa il PDP.

Cosa contiene in pratica un PDP efficace?

Profilo didattico sintetico, discipline critiche, strumenti compensativi (mappe, tabelle, sintesi vocale, audiolibri, calcolatrice), misure dispensative (minore carico su automatismi, tempo in più, modalità orali), strategie per studio e verifica, criteri di valutazione chiari e condivisi, tempi di monitoraggio.

Qual è la durata e come si aggiornano i documenti?

PEI e PDP hanno validità annuale con monitoraggi periodici e aggiornamenti in itinere. Il PEI segue anche passaggi di ordine di scuola e viene ritarato in base all’evoluzione del funzionamento; il PDP si rivede se cambiano bisogni/obiettivi o strumenti.

Come incidono su esami e prove nazionali?

Con il PEI, le prove possono essere personalizzate o differenziate secondo normativa e indicazioni ministeriali. Con il PDP, lo studente sostiene le stesse prove della classe con misure/strumenti previsti dal piano. Le commissioni devono attenersi ai documenti ufficiali deliberati dalla scuola.

Come si avvia il percorso corretto scuola-famiglia?

Per il PEI, serve certificazione di disabilità e Profilo di Funzionamento; la scuola convoca il GLO. Per il PDP, il consiglio di classe valuta diagnosi DSA o BES e condivide con la famiglia una bozza, che diventa operativa con firma/consenso.

Contenuto originale del team di redazione di Upbility. È vietata la riproduzione di questo articolo, in tutto o in parte, senza indicare il nome dell'editore.

Riferimenti

  • Legge 5 febbraio 1992, n. 104 – Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap.
  • Legge 8 ottobre 2010, n. 170 – Nuove norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico.
  • Direttiva MIUR 27/12/2012 e CM n. 8/2013 – Indicazioni operative su BES e personalizzazione didattica.
  • D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 66 (e D.Lgs. 96/2019) – Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
  • DI 29 dicembre 2020, n. 182 e aggiornamenti successivi – Modelli nazionali di PEI e funzionamento dei GLO (approccio ICF).
  • Indicazioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito su esami di Stato, misure e strumenti per DSA/BES e personalizzazione della valutazione.

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