La correlazione tra Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) e depressione può apparire sorprendente, tuttavia è più comune di quanto si possa immaginare, sollevando questioni complesse nel campo della salute mentale. Questi due disturbi coesistono frequentemente, intrecciando un complesso reticolo di sintomi che influiscono in modo considerevole sulla quotidianità degli individui interessati. Sebbene l'ADHD venga associato prevalentemente a problemi di concentrazione e impulsività, la depressione introduce ulteriori sfide, manifestandosi con sentimenti costanti di tristezza e disperazione.
Elementi Principali
- Comorbidità frequente: L'ADHD e la depressione spesso coesistono, con una significativa sovrapposizione di sintomi che complicano la diagnosi e il trattamento.
- Impatto sulla qualità della vita: La presenza simultanea di ADHD e depressione può aumentare il rischio di difficoltà sociali, problemi lavorativi e disturbi psichiatrici, influenzando negativamente il benessere generale.
- Importanza della diagnosi precoce e del trattamento integrato: Riconoscere tempestivamente entrambe le condizioni e adottare un approccio terapeutico personalizzato può migliorare significativamente la gestione dei sintomi e la qualità della vita delle persone coinvolte.
La comorbidità tra ADHD e depressione

La comorbidità tra ADHD e depressione è sorprendentemente frequente. Le persone con ADHD hanno un rischio maggiore di sviluppare disturbi depressivi rispetto alla popolazione generale. Questo legame si manifesta con sintomi condivisi, tra cui difficoltà di concentrazione, problemi di sonno e irritabilità, condizioni che rendono talvolta complessa la diagnosi differenziale.
Le conseguenze di avere entrambe le condizioni includono una maggiore compromissione sociale e un più povero funzionamento accademico. Inoltre, chi soffre di entrambe le patologie è più soggetto a disturbi psichiatrici e tentativi di suicidio. Le statistiche indicano che circa il 13-45% degli adulti con ADHD soffre anche di depressione clinica maggiore.
Anni di difficoltà sia scolastiche sia relazionali, tipici dell’ADHD, possono condurre a sentimenti di insoddisfazione e frustrazione, evolvendo spesso in depressione.
Sintomi Comuni tra ADHD e Depressione:
- Difficoltà di concentrazione
- Problemi di sonno
- Irritabilità
Conseguenze della Comorbidità:
- Compromissione sociale aumentata
- Maggiore rischio di disturbi psichiatrici e tentativi di suicidio
Comprendere questa comorbidità è essenziale per formulare strategie efficaci di trattamento e miglioramento della qualità di vita.
ADHD, immagine corporea e Disturbo da Dismorfismo Corporeo (BDD)
Il Disturbo da Dismorfismo Corporeo (BDD) è una problematica che può affliggere le persone con ADHD, influenzando significativamente la loro immagine corporea. L'ADHD è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da sintomi di disattenzione, iperattività e impulsività, che possono persistere anche nell'età adulta. Una percezione negativa del proprio corpo, combinata con le difficoltà sociali e relazionali dell'ADHD, può incrementare il rischio di sviluppare bassa autostima e disagio emotivo. In particolare, il BDD può accentuare la propensione a focalizzarsi su dettagli percepiti come imperfezioni, generando un conflitto interiore che mina il benessere psicologico globale.
Effetti sul benessere psicologico
Il benessere psicologico delle persone con ADHD è frequentemente influenzato da una combinazione di difficoltà quotidiane e frustrazione accumulata nel tempo. L'immagine corporea gioca un ruolo cruciale e attivo in questo contesto, poiché influisce in modo significativo sui livelli di autostima e sulla gestione delle emozioni. Spesso, la disregolazione emotiva mediata dall'ADHD acuisce l'interrelazione con la depressione, creando un ciclo difficile da interrompere. Le persone si trovano a essere più suscettibili alle critiche, che possono impattare profondamente sul loro benessere psicologico e sul modo in cui percepiscono sé stessi nel contesto sociale.
Influenza sull'autostima
L'influenza dell'immagine corporea sull'autostima è particolarmente rilevante per chi vive con ADHD. Una percezione negativa del corpo non solo intensifica sentimenti di inadeguatezza, ma contribuisce anche all'insorgere di sintomi depressivi. Il ciclo della comorbilità tra ADHD e depressione può ulteriormente diminuire l'autostima, rendendo complessa la gestione della salute mentale complessiva. Le continue sfide lavorative e relazionali che gli adulti con ADHD affrontano si traducono spesso in un'ansia crescente, esacerbata dagli stereotipi negativi e dalle reazioni altrui. Questo perpetua una sensazione di giudizio costante, che può spingere le persone a evitare nuove esperienze, rinforzando nella loro mente l'idea di essere inadeguate.
Conseguenze dell'ADHD nella vita adulta

L'Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD) è una condizione che non si limita all'età infantile, ma spesso continua a influenzare la vita delle persone in età adulta. Circa il 2,5% della popolazione mondiale adulta è affetta da ADHD, con una significativa percentuale di queste persone che presentano comorbidità psichiatriche, come il disturbo bipolare e i disturbi depressivi. La difficoltà nel gestire l'ADHD non trattato può portare a frustrazione e insoddisfazione cronica, spesso sfociando in depressione. Gli adulti con ADHD hanno infatti una probabilità tre volte maggiore di soffrire di depressione rispetto a coloro che non ne sono affetti. Inoltre, le sfide legate all'ADHD possono influenzare negativamente la percezione del proprio corpo, contribuendo ulteriormente ai sintomi depressivi.
Difficoltà lavorative
Nel contesto lavorativo, gli adulti con ADHD affrontano sfide significative dovute a una limitata capacità di pianificazione e organizzazione. Tali difficoltà possono provocare una persistente insoddisfazione, influenzando negativamente la fiducia in se stessi. La sensazione di inadeguatezza che può derivare da anni di problemi lavorativi può portare a una bassa autostima, aumentando il rischio di depressione. Inoltre, una diagnosi tardiva o un trattamento inadeguato dell'ADHD amplificano i problemi professionali, creando una spirale di frustrazione e stigmatizzazione. Le difficoltà incontrate in ambito lavorativo non solo compromettono la carriera, ma possono anche incidere sulla qualità della vita complessiva delle persone con ADHD.
Sfide nelle relazioni personali
Le relazioni personali costituiscono un ulteriore ambito in cui gli adulti con ADHD possono affrontare notevoli difficoltà. I sintomi di disattenzione e impulsività possono compromettere seriamente le interazioni sociali, rendendo difficile mantenere o creare relazioni positive. La disregolazione emotiva, spesso caratteristica della condizione, può portare a modi bruschi di comunicare, generando conflitti nei rapporti interpersonali. Quando combinato con la depressione, l'ADHD rende ancora più complicato costruire e mantenere relazioni sane. I partner possono percepire negativamente la distrazione e la difficoltà a concentrarsi su compiti domestici, influenzando la qualità delle relazioni intime. Inoltre, l'iperattività e l'impulsività possono dare un'impressione di inaffidabilità, danneggiando ulteriormente l'autostima e gli equilibri relazionali.
Aspetti positivi dell'ADHD
Nonostante le molteplici sfide, l'ADHD può portare con sé anche alcuni aspetti positivi. L'impulsività, ad esempio, può rendere le persone più divertenti e spontanee, arricchendo le interazioni sociali. Le difficoltà di attenzione spesso promuovono la creatività e la capacità di concentrarsi sui dettagli, qualità apprezzate in molti contesti, inclusi quelli lavorativi. L'iperattività fornisce energia aggiuntiva per perseguire passioni e interessi personali. Inoltre, le persone con ADHD tendono a vivere le emozioni in modo più intenso, il che può offrire una prospettiva più profonda delle esperienze emotive, a patto che queste vengano gestite adeguatamente. Questo intenso elaborare le emozioni arricchisce la loro visione delle esperienze personali, portando a una comprensione più completa della loro vita e delle loro relazioni.
L'importanza della diagnosi precoce
Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) è un disturbo del neurosviluppo che si manifesta fin dalla prima infanzia e può avere un impatto significativo sul benessere a lungo termine. Riconoscere l'ADHD in una fase iniziale può prevenire una serie di complicazioni psichiatriche ed emotive, tra cui ansia e depressione. La diagnosi precoce è fondamentale per raccogliere informazioni dettagliate sui sintomi che si sono manifestati durante l'infanzia, poiché questi dettagli sono essenziali per un'accurata diagnosi in età adulta. Una diagnosi tardiva o l'assenza di trattamento possono comportare un impatto negativo sulla qualità della vita, portando spesso a frustrazioni e delusioni che possono sfociare in depressione. Inoltre, i fattori genetici giocano un ruolo importante nella sovrapposizione dei sintomi di ADHD e delle difficoltà emotive che possono emergere successivamente.
Segnali da non ignorare
Riconoscere i segnali dell'ADHD è cruciale per prevenire l'insorgenza di problemi più gravi, come la depressione e l'ansia. La comorbilità tra ADHD e depressione è comune e spesso deriva dalle difficoltà quotidiane che si accumulano, creando tensione e stress. I sintomi non trattati dell'ADHD, come la disattenzione e l'irritabilità, possono facilmente trasformarsi in frustrazione, aumentando il rischio di disturbi depressivi. Una diagnosi di ADHD può innalzare anche il rischio di sviluppare un'immagine corporea negativa, che è un ulteriore fattore contributivo ai sintomi depressivi. Un altro aspetto della sovrapposizione dei sintomi tra ADHD e depressione è rappresentato dai problemi di sonno, che sono comuni in entrambi i disturbi e possono esacerbare l'irritabilità e la difficoltà di concentrazione.
Benefici di una diagnosi tempestiva
Una diagnosi tempestiva e accurata dell'ADHD è fondamentale per garantire un trattamento adeguato e personalizzato che risponda alle necessità uniche di ciascun individuo. Riconoscere e diagnosticare l'ADHD in tempo può migliorare significativamente il benessere emotivo e la qualità della vita, poiché fornisce una base per trattare efficacemente sintomi che potrebbero portare a complicazioni come la depressione e l'ansia. Un test diagnostico, come quello gratuito disponibile tramite il programma GAM Medical, rappresenta un primo passo importante verso un trattamento efficace e su misura. Inoltre, diagnosticare l'ADHD in modo precoce può prevenire una serie di problematiche relazionali e personali che spesso emergono in caso di diagnosi tardiva, permettendo di gestire le difficoltà di apprendimento e migliorare le relazioni interpersonali.
Trattamenti e strategie di gestione

La gestione dell'ADHD e della depressione richiede un approccio integrato che include diverse forme di trattamento e strategie. Un trattamento efficace dell'ADHD spesso consiste in una combinazione di farmaci e psicoterapia. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) si è dimostrata particolarmente utile nel gestire i sintomi dell'ADHD e nel migliorare la qualità della vita. La comorbilità tra ADHD e disturbo depressivo maggiore è comune, colpendo circa il 13-45% degli adulti con ADHD. Questo evidenzia l'importanza di un trattamento adeguato per prevenire un ciclo di bassa autostima e disagio mentale. Interventi farmacologici, come il metilfenidato e le anfetamine, sono essenziali nel trattamento, ma richiedono un attento bilancio dei benefici e dei rischi. Cambiamenti nello stile di vita e supporto psicologico possono ulteriormente migliorare la gestione delle condizioni, offrendo un impatto significativo sulla salute mentale complessiva.
Psicoterapia e supporto psicologico
Il supporto psicologico e la psicoterapia svolgono un ruolo cruciale nella gestione dell'ADHD e della depressione. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è particolarmente efficace nell'affrontare i pensieri negativi e distorti, consentendo alle persone di sviluppare una percezione più positiva di sé. Creare un ambiente accogliente in cui esplorare insicurezze legate al corpo e all'autostima può prevenire l'insorgenza della depressione. Gli interventi terapeutici che mirano a migliorare l'immagine corporea e a ridurre la comorbilità contribuiscono notevolmente al benessere psicologico. Discutere un percorso di trattamento personalizzato con il medico curante, arricchito da supporto psicologico, è fondamentale per comprendere le peculiarità di entrambe le condizioni e per ottimizzare i risultati terapeutici.
Approcci farmacologici
Gli approcci farmacologici per l'ADHD includono prevalentemente l'uso di farmaci stimolanti come il metilfenidato e le anfetamine. Questi migliorano la concentrazione e l'attenzione, fornendo un controllo migliore degli impulsi. Tuttavia, l'uso di tali farmaci può indurre effetti collaterali, compresa l'ansia e la depressione, specialmente nei bambini e negli adolescenti, sottolineando la necessità di un monitoraggio attento. Gli antidepressivi vengono utilizzati per riequilibrare le sostanze chimiche legate all'umore; tuttavia, trovare il farmaco giusto per gestire ansia e depressione può richiedere diversi tentativi. È essenziale prendere in considerazione la comorbilità con l'ADHD nel corso del trattamento per evitare accentuazioni di altri disturbi.
Strategie per convivere con entrambe le condizioni
Affrontare simultaneamente ADHD e depressione può essere impegnativo, ma l'adozione di strategie di coping efficaci può migliorare significativamente la qualità della vita. Cambiare stile di vita, come l'adozione di abitudini alimentari più sane e l'esercizio fisico regolare, può avere un impatto positivo sulla gestione dei sintomi. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) offre strumenti preziosi per esplorare la relazione tra le due condizioni, aiutando a sfidare le credenze negative e a promuovere il benessere psicologico. La frustrazione derivante dai comportamenti impulsivi tipici dell'ADHD può esacerbare i sintomi depressivi, rendendo un approccio terapeutico integrato essenziale. Con un adeguato supporto, è possibile evitare che il disagio mentale diventi un ostacolo insormontabile.
Esempio clinico
In questo esempio clinico, esploreremo le esperienze di un paziente adulto con ADHD non trattato che ha sviluppato sintomi depressivi. La frustrazione derivante dalla gestione dei sintomi dell'ADHD, come l'agitazione psicomotoria e la disregolazione emotiva, può spesso portare a depressione e ansia. Nei pazienti con ADHD, questa comorbilità può passare inosservata a causa della sovrapposizione di sintomi tra le due condizioni. L'individuo in esame non solo affronta la sfida dell'ADHD non trattato, ma lotta anche con bassa autostima e difficoltà nel mantenere relazioni interpersonali. Questo caso sottolinea l'importanza del monitoraggio clinico per prevenire il rischio di ulteriori complicazioni psichiatriche come il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e i tentativi di suicidio. L'analisi dettagliata di questo caso aiuterà a comprendere i fattori che contribuiscono al peggioramento di queste condizioni e l'importanza del trattamento precoce.
Comprensione delle esperienze personali
Nella vita quotidiana delle persone con ADHD, la comunicazione aperta e trasparente gioca un ruolo cruciale nel gestire le complessità legate alla condizione. Le difficoltà accademiche e sociali spesso si traducono in una percezione negativa di sé, influenzando direttamente il benessere emotivo. Le persone con ADHD spesso sviluppano pensieri automatici negativi che alimentano l'insoddisfazione corporea e una percezione personale di inadeguatezza. Questi pensieri possono diventare una spirale negativa che mina l'autostima e compromette i rapporti sociali e familiari. È fondamentale che chi soffre di ADHD possa condividere le proprie esperienze di vita per abbattere le barriere relazionali e migliorare la propria percezione di sé. Consapevolezza e supporto sociale possono fare la differenza, migliorando la qualità delle relazioni e il senso di appartenenza.
Lezioni apprese dal caso
L'analisi del caso clinico evidenzia che gli adulti con ADHD hanno una probabilità significativamente maggiore di sviluppare depressione rispetto alla popolazione generale. La comorbilità tra ADHD e depressione è comune e contribuisce a un aumento dei rischi associati a disturbi depressivi nelle persone con ADHD. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) si è dimostrata un intervento efficace per gestire i sintomi dell'ADHD e migliorare l'immagine corporea. Inoltre, trattare l'ADHD spesso richiede un approccio integrato che combina farmaci stimolanti con psicoterapia per migliorare il funzionamento quotidiano e ridurre i sintomi. Circa il 13-45% degli adulti con ADHD soffre contemporaneamente di un disturbo depressivo maggiore, il che sottolinea l'importanza dell'individuazione e del trattamento precoci. Queste lezioni enfatizzano la necessità di un supporto clinico continuo e di interventi terapeutici mirati per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Indicazioni pratiche per chi sospetta ADHD o depressione

Se sospetti di avere l'ADHD o la depressione, è cruciale riconoscere che queste due condizioni spesso si manifestano insieme. Gli adulti con ADHD hanno una probabilità tre volte maggiore di sviluppare la depressione rispetto a quelli senza ADHD. Questo accade perché le difficoltà quotidiane causate dall'ADHD possono accumularsi, generando insoddisfazione, frustrazione e contribuendo allo sviluppo di disturbi depressivi. Un trattamento tempestivo e appropriato dell'ADHD può prevenire l'ansia e i disturbi depressivi, che spesso emergono come conseguenza di una diagnosi mancata. Circa il 13-45% degli adulti con ADHD presenta anche un disturbo depressivo maggiore, il che sottolinea l'importanza di un monitoraggio attento in ambito clinico. È fondamentale avviare misure preventive e lavorare in stretta collaborazione con un professionista della salute mentale per delineare un piano di trattamento su misura.
Interventi mirati e professionali
Gli interventi per l'ADHD devono essere personalizzati e possono includere una combinazione di farmaci e terapia cognitivo-comportamentale (CBT). Farmaci come il metilfenidato e le anfetamine sono comunemente prescritti per aiutare a mitigare i sintomi dell'ADHD negli adulti, migliorando al contempo la loro capacità di concentrazione e riducendo l'impulsività. Parallelamente, la CBT offre strumenti efficaci per gestire i sintomi e migliorare il funzionamento psico-sociale. Questa terapia aiuta le persone a ristrutturare il loro modo di pensare, sostituendo pensieri automatici negativi con narrazioni più positive e costruttive.
Un trattamento efficace richiede un approccio personalizzato. È importante che il medico curante discuta le varie opzioni terapeutiche, adattandole alle esigenze specifiche del paziente attraverso un monitoraggio e un follow-up prolungati. Pianificare incontri regolari per valutare l'efficacia del trattamento e apportare modifiche necessarie è una parte fondamentale di un intervento di successo. I pazienti dovrebbero sentirsi a proprio agio nel discutere apertamente con i loro medici dei benefici e dei potenziali effetti collaterali dei trattamenti.
Risorse e supporti disponibili
Sfruttare le risorse e i supporti disponibili può fare una grande differenza per chi vive con l'ADHD e la depressione. Cambiamenti nello stile di vita, come esercizio fisico regolare, dieta equilibrata e buone abitudini di sonno, possono supportare il trattamento professionale, migliorando complessivamente la qualità della vita. La CBT, ad esempio, non solo aiuta a gestire i sintomi, ma anche a sostituire i pensieri negativi con narrazioni più costruttive, facilitando una gestione più efficace dell'ADHD e della depressione.
Oltre alla terapia, esistono molteplici strategie di coping che possono essere apprese attraverso senza sostituire i trattamenti professionali, come tecniche di rilassamento e pratiche di mindfulness. La diagnosi precoce dell'ADHD può mitigare l'auto-percezione negativa e prevenire la spirale di autostima bassa, depressione e ansia associata al disturbo, impattando favorevolmente anche la connessione tra immagine corporea e depressione.
Infine, è importante sfruttare Gruppi di Sostegno locali o online. Queste comunità offrono preziosi momenti di condivisione e comprensione reciproca, aiutando le persone a sentirsi meno isolate nella gestione delle loro condizioni. Un incoraggiamento fondamentale che deriva dall'interazione con chi vive esperienze simili può notevolmente arricchire il percorso di trattamento.
Conclusione
La comorbidità tra ADHD e depressione rappresenta una sfida significativa per la diagnosi e il trattamento, ma una corretta identificazione e un approccio integrato possono migliorare notevolmente la qualità della vita delle persone coinvolte. È fondamentale riconoscere tempestivamente entrambe le condizioni e adottare strategie terapeutiche personalizzate, che includano supporto farmacologico, psicoterapia e modifiche dello stile di vita. Solo così è possibile affrontare efficacemente i sintomi e promuovere un benessere duraturo.
Domande Frequenti
Qual è il legame tra ADHD e depressione?
ADHD e depressione spesso coesistono, con una significativa sovrapposizione di sintomi come difficoltà di concentrazione, irritabilità e problemi di sonno. Questa comorbilità può complicare la diagnosi e richiede un approccio terapeutico integrato.
Come si può distinguere tra ADHD e depressione?
Sebbene condividano alcuni sintomi, ADHD e depressione sono disturbi differenti. La diagnosi differenziale si basa sulla storia clinica, la comparsa precoce dei sintomi e la natura specifica di ciascun disturbo, spesso supportata da valutazioni professionali.
Quali sono le conseguenze della comorbidità tra ADHD e depressione?
La presenza simultanea di ADHD e depressione può aumentare il rischio di difficoltà sociali, problemi lavorativi, disturbi psichiatrici e tentativi di suicidio, influenzando negativamente la qualità della vita.
Perché è importante una diagnosi precoce di ADHD?
Riconoscere l'ADHD in fase iniziale permette di prevenire complicazioni come ansia e depressione, migliorando il benessere emotivo e la qualità della vita attraverso un trattamento tempestivo e personalizzato.
Quali trattamenti sono efficaci per gestire ADHD e depressione?
Un approccio integrato che combina farmaci, come metilfenidato, e psicoterapia, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), è efficace nel gestire i sintomi di entrambe le condizioni.
Come influisce l'ADHD sulle relazioni personali?
I sintomi di disattenzione, impulsività e disregolazione emotiva tipici dell'ADHD possono complicare le relazioni, rendendo difficile mantenere legami stabili e sani, soprattutto se associati a depressione.
Quali strategie possono aiutare a convivere con ADHD e depressione?
Modifiche dello stile di vita, supporto psicologico, terapia cognitivo-comportamentale, esercizio fisico regolare e pratiche di mindfulness possono migliorare la gestione dei sintomi e la qualità della vita.
Dove posso trovare supporto professionale per ADHD e depressione?
È fondamentale rivolgersi a professionisti della salute mentale, come psicologi e psichiatri, che possono offrire diagnosi accurate, trattamenti personalizzati e supporto continuo.
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